I biscotti di Paola in realtà non sono i biscotti di Paola. Sono i mitici Canestrelli, però per me sono legati indissolubilmente a Paola, la mia antica miglior amica ritrovata. E, almeno per questa volta, racconterò la sua storia, anzichè l’origine di questo delizioso biscotto ligure, storia che potrete trovare qua.
Io e Paola andammo ad abitare nello stesso quartiere e nello stesso enorme palazzone quando avevamo più o meno entrambe 4 anni, apparte l’asilo, che io frequentai con immensa soddisfazione e lei no, tutto il resto lo abbiamo fatto assieme. Tra noi c’era una certa affinità: stesso modo di fare, stesso rifiuto dei giochi destinati alla categoria femmina dell’infanzia, stessa immediatezza e sfrontata spavalderia nell’affrontare le situazioni, insomma eravamo due maschiacci in gonnella, col gusto del ridicolo. Fu così che ci ritrovammo uniche femmine ammesse nella cerchia, assai chiusa, di ragazzini che passavano i pomeriggi arrampicandosi sugli alberi, o catapultandosi giù per le discese coi carretti, o a giocare a guardie e ladri, o, ancora, in giro per i forti a rubare le more e le rose da portare a casa. Insomma facevamo tutto il campionario di attività ludiche ad appannaggio dei coetanei maschi, e ci divertivamo da morire. Siamo state inseparabili ed eravamo tutto sommato un bel colpo d’occhio, lei con quelle gambe lunghe da gazzella in fuga, i capelli color miele e gli occhi turchesi ed io mora con gli occhi verdi. Io e Paola dai 5 anni in poi alimentammo la nostra naturale attitudine alla trasgressione “marinando” la messa domenicale, avete capito bene… che ci vuole una certa mente criminale per inventarsi una roba simile. Mentre le nostre madri si indaffaravano attorno ai rispettivi fornelli, ed erano convinte che alle 10 in punto di ogni santissima domenica ci recavamo a messa, noi radunavamo gli spiccioletti, ovviamente quelli raccolti durante la settimana, a cui aggiungevamo quelli domenicali (destinati giust’appunto all’offerta in chiesa), noialtre andavamo al forno rionale per spenderli tutti in canestrelli. Poi andavamo a sederci sui gradini della chiesa e ce li mangiavamo fino all’ultima bricciola. Mia madre non ha mai saputo a cos’era dovuta la mia inappetenza domenicale, l’ho lasciata a crocciolarsi nei suoi sensi di colpa per l’incapacità di soddisfare i gusti di questa sua figlia difficle, poi dicono che bastardinside si diventa, mah, mica sempre.
Io e Paola siamo state inseparabili finchè non ci si è messa di mezzo la vita, con gli studi in città diverse, con matrimoni precoci per entrambe, e con mille altre vicende che ci hanno allontanate dalla quotidianità. Poi l’altra sera in palestra una voce squillante pronuncia il mio nome, e siccome non è propriamente un nome comune, non ho avuto dubbi: qualcuno chiamava proprio me! Voltandomi me la sono ritrovata di fronte, precisa e identica ad allora: stesso sorriso da schiaffi, stessi capelli lunghi, stesso sguardo blu, dritto e penetrante, solo qualche impercettibile ruga ad arricchire l’ovale perfetto del suo viso, come a testimoniare il tempo andato e, le auguro, speso bene. Siamo state lì commosse e imbecilli a parlarci addosso per un tempo che a me è parso infinito, raccontandoci questo lunghissimo intermezzo di vita, ci siamo scoperte entrambe single di ritorno, entrambe con un ritrovato piacere alla vita. Mentre ce l’avevo lì davanti ho risentito in bocca il sapore dei canestrelli delle nostre domeniche, piacere che non ho mai più condiviso con alcuno. Il giorno dopo li ho fatti per lei e glieli darò domani, in una scatolina coi motivi natalizi e col grosso fiocco rosso di raso. É vero, è molto diverso dalla carta del forno di allora, ma chissà, potrebbero regalarle un tuffo nel “come eravamo” e sorridere al ricordo, come sto sorridendo io.
Canestrelli Antica Genova
Ingredienti:
½ Kg di farina, 300 g di burro, 150 g di zucchero, 2 tuorli d’uovo, bicarbonato, latte q.b., zucchero a velo, 1 stampino da dolci adatto a preparare i canestrelli.
Preparazione:
Preparare la pasta frolla unendo, amalgamando e impastando delicatamente la farina, lo zucchero, il burro, 2 tuorli d’uovo e un pizzico di bicarbonato. Dopo averlo lasciato riposare, lavorare l’impasto fino ad ottenere una sfoglia alta circa 1 centimetro, quindi utilizzare l’apposito stampino per preparate i canestrelli. Dare una pennellata di latte e infornare alla temperatura di 150° facendo cuocere i canestrelli per circa un quarto d’ora, fino alla giusta doratura. Dopo averli lasciati raffreddare, spolverateli con abbondante zucchero a velo.
Scusa ma,lavori dove? Da Poldo? Alla Grondona? No, perché i tuoi dolci sembrano proprio usciti da una pasticceria (penso ai pandolci, ma anche a tutti i dolci tipici visti in questo blog) Bravissima!!! baci
essì, mò … ma magari lavorassi da Poldo! invece mia carissima k me tocca maneggià computer da mane a sera. Però dai, per quanto possa gongolare ai tuoi complimenti, bisogna ammettere che non è che ci voglia sto grankè a stendere la pasta frolla e ritagliarla con la formina! Sta settimana è stata totalmente dedicata ai biscotti, abbi fede e vedrai!
Che belli che sono! io li adoro questi biscottini!
ciao, a presto!
Bellissimo da parte tua regalare un tuffo “nel come eravamo”: è il regalo più bello da fare e da ricevere.
Ti lascio i miei più affettuosi auguri di Buon Natale e felice Anno nuovo.
Dolcezza ho visto che ci siamo sintonizzate perfettamente sta settimana, che bello! Praticamente è come far qulcosa con qualcuno accanto anche se si è soli. una bellissima sensazione!
buon natale mia cara! passalo serenamente! (questi canestrelli li salvo per la prossima infornata, mi piacciono troppo!)
io non ho biscottato, per mancanza di tempo voglia e chissàchealtro.
ma me ne sto pentendo amaramente vedendo cosa gira per la rete in questi giorni.
buon natale cara Fiordisale!! grazie per aver condiviso con noi questo tuffo nel passato! il tuo blog mi piace ogni giorno di più!
ho segnato la ricetta dei canestrelli, che provedò al mio ritorno dall’America; intanto ho aggiunto il link al tuo sito! che altro? un abbraccio enorme! e tanti auguri di buon Natale e di buon anno per un 2008 dolce e scoppiettante come sembri essere tu!
:-)))
Augurissimi!!!
Un sereno natale e un 2008 fantasmagorico!
Bellissima storia!!! Wow!
Mille auguri Natalizi e canestrelli forever!!!
Lo zucchino
Ripasso solo per farti gli auguri di un sereno natale e di un felice anno nuovo!! Capodanno nei vicoli? Io cerco di evitare – mi sento un po’ vecchia per il casino – ma chissà…
baci
Ti auguro di passare delle feste tanto serene e di cominciare il nuovo anno alla grande.
Un abbraccio
Elisabetta
…Bellissima storia…con il sapore dell’amicizia e …dei dolci…
Buonissimo Natale!!! Auguri, Grazia
ciao fiordisale! Sono passata da te per farti i miei più sentiti auguri di Buon Natale!
Buone Feste da Geillis
Cari Auguri di felicissimo Natale!!!
Sono passata da tutti per lasciare un bacetto individuale perchè mi pareva più carino e personale, ma qua consentitemi di abbracciarvi tutti assieme e ringraziarvi. Ci sono istanti che… come dire… il Natale non è proprio scoppiettante per i singol… si fa quel che si può, diciamo che a Natale si fa un pizzico di fatica in più. Il vostro calore mi ha reso meno faticosa quest’impresa.
grazie!
Aspetterò con curiosità le cronache da quel di Parigi di Elisabetta e da NY di Monica, beate loro!
baci cioccolatosi, lavorerò un po’ di più pure per voi, và!