Ammiro molto i partecipanti dell’Iron, perchè affrontano la gara come sana competizione. Vabbè, quanto meno lo spero per loro, io mica so se sarei capace, forse mi farei pigliare dall’ansia e mi si svuoterebbe la testa di ogni barlume d’idea.
Già m’immagino battaglioni interi dei miei neuroncini che armi e bagagli, pur di non assumersi d’onere creativo, si sposterebbero in zone remote della mia testolina, per non essere chiamati in causa e comunque per prendere le distanze dalla paranoia in cui sicuramente, certissimamente, sprofonderei. Forse.
Non lo so, ci dovrei pensare su, a naso cercherei di defilarmi con la scusa della nonna malata, a scuola funzionava sempre.
Si vede che non ho il senso della competitività, e sta cosa prima o poi dovrò spiegarla a β, mio grande amico, che ogniqualvolta viene da me armato delle migliori intenzioni per battermi a carte, va via immancabilmente pesto, perchè, come dice il detto: per essere sfortunati in amore occorre avere un gran c..o a carte!
Vedere la foto di loste, nel Terzo “Terzo” di finale, mi ha fatto venire voglia di armeggiare ai fornelli, e visto che avevo già messo l’orzo a bagno, ho mischiato un po’ le carte, al mio solito, così è venuto fuori questo timballino alle verdure con un’idea di ratatouille. Quanto ci scommettiamo che, se avessi dovuto gareggiare io, non mi sarebbe venuto in mente altro che i 4 salti in padella che tra l’altro non ho mai comprato in vita mia? Appunto. E’ per questo che bisogna guardare con estrema benevolenza chi affronta questo tipo di sfide, ovvero investe uno spicchio del proprio tempo per fare una gara ai fornelli, e per taluni è un vero e proprio problema (cioè, non so se vi rendete conto, c’è gente che si piglia ferie!). Quindi onore a loro, vincitori e vinti. Penso che il miglior modo per rendere omaggio ad una ricetta di Ironblog sia di riprodurla, come ho fatto con le ricette di Adrenalina, di Vivi e addirittura 2 di Stella, ma si sa, Stella è un piccolo genio.
Timballino d’orzo con ratatouille
per il timballo
300g Orzo perlato
650 g acqua
1 spicchio d’aglio
3 foglie d’alloro
15 g di gambi di prezzemolo
100 g di carote
100 g di zucchine
50 g di finocchio
50 di cipollotto
50 g di mascarpone
qualche foglia di maggiorana
sale
pepe
per la ratatouille (disorganizzata)
1 peperone giallo e uno rosso
2 melanzane lunghe
2 zucchini
4 pomodorini
carote
timo
preparazione del timballino
Scolare l’orzo che si sarà provveduto a mettere a bagno precedentemente. Qua ci sono varie scuole di pensiero, io in genere lo metto la mattina o addirittura la sera prima, più che altro perchè temo di scordarmi, perchè a suo tempo mi si disse che mettendolo a bagno si sarebbe agevolata la cottura. Chissà se è vero. Cuocere l’orzo perlato in acqua aromatizzata con alloro, gambi di prezzemolo e aglio, fino a completo assorbimento dell’acqua stessa.
Lavare e mondare le carote, le zucchine, i finocchi, il cipollotto, tagliare le verdure a cubetti e sbianchirle separatamente in acqua.
In una ciottola amalgamare l’orzo con le verdure sbianchite, il mascarpone e la maggiorana, regolare di gusto, riempire gli stampi da timballo imburrati e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 12 minuti (io l’ho fatto con lo statico, ovvero senza ventilazione).
preparazione della Ratatouille
ultimamente la faccio come dice LEI, da una ricetta di Thomas Keller, ma stavolta avevo più fretta ed ho saltato qualche passaggio, poi siccome era merce che avevo già in frigo non ho potuto scegliere verdure di diametro simile, il che mi ha esentato dall’azzardare la bellissima presentazione di Loste, accontentandomi di qualcosa di molto, molto più modesto, in style donna-che-corre-per-non-farsi-acchiappare-dai-lupi per capirci. Ho lavato e nettato le verdure e le ho affettate con tagli irregolari, nel frattempo avevo immerso i pomodori e in acqua bollente salata per 10 secondi, li ho tagliati a spicchi, eliminando eventuali semi, li ho copparli a forma di bottone e insaporiti assieme a parte dei peperoni, in una larga pentola di rame, con olio, sale e pepe e gli aromi tritati. Quando le verdurine mi sono sembrate abbastanza consumate, ho disposto sopra, cercando di non bruciarmi fino al gomito, i rimanenti peperoni, gli zucchini e le melanzane affettati. Avevo preparato un mix con l’olio aromatizzato col timo e l’aglio, sale e pepe e l’ho distribuito sulle verdure, ho incoperchiato e ho lasciato cuocere per un’oretta e mezza, andando ogni tanto a bagnare con del brodo.
Ho disposto i timballi d’orzo al centro dei piatti, sistemato sopra qualche pezzetto di carota, precedentemente messa da parte, con la cottura rimasta un po’ indietro, e ho aggiunto le verdure attorno al timballino con la loro salsina.
con questa avresti potuto degnamente partecipare alla sfida! comunque….ma sai che i problemi con il forno forse sono un virus che si diffonde??? gli ultimi due tipi di tortini lievitati mi si sono sgonfiati!!! e ti giuro che in 15 anni di onorata carriera con i dolci non mi è mai successo!! aiuto!!!! :-(
Mosc a me lo dici che non avevo mai visto niente di sgonfiato in vita mia? mettici dentro la fortuna del principiante, mettici dentro che mi è sempre andata di c..o. aggiungiamoci che avevo forni standard, quindi adottavo un comportamento standard, cioè quello che è descritto a margine di ogni ricetta, però il risultato è che a me sono sempre venute delle robe bellissime e cicciotellissime (al di là del gusto buono). E invece st’anno mi sono infognata con sta via crucis. Ma vedrai che la spunterò, urca se ci riesco, a costo di andare direttamente alla smeg a fare le prove di laboratorio con i loro tecnici.
Parlando del tuo forno, cosa gli è successo? Rifletti passo passo su cosa hai fatto di diverso dalle altre volte. scrivimi le ricette e dimmi dove avevi posizionato la griglia, magari involontariamente hai fatto qlc di diverso (e nocivo)
Sull’Iron, mmm secondo me davvero, avessi dovuto partecipare non avrei cavato un ragno dal buco!
I partecipanti all’Iron hanno tutta la mia ammirazione, per me è già una sfida quella che gioco con me stessa ogni giorno nel mettermi un pochino a nudo attraverso il blog.
La ratatouille… io amo AMO A-M-O il Midi – magari la prossima volta che mi dirigo in quella direzione passo anche a trovarti. Per ora mi godo il ricordo dei suoi profumi attraverso queste belle ricette.
Bè Elisabetta sarebbe pure ora che ogni tanto ti facessi viva coll’adotata! lo sai che mò sono diventati severissimi contro gli abbandoni (e il fatto che sia virtuale mica ti salva, intendiamoci). Avere dei figli (virtuali e non), è una gran gioia, ma pure na gran rogna, ammettiamolo!
Comunque, dovessi passare da qua ti metterò sul persorso tutte le briccioline luminose per trovarmi.
sei un po’ felicina?
piesse
davvero ti metti a nudo? allora dobbiamo mettere il bollino rosso sul tuo blog!
heehehhehe
Ehi, ragazzina, che è, tenti di vendere tua madre???
Elisabetta ma fossi scema, e ‘ndo la trovo un’altra mamma in gamba come te?!
ora che ci penso, quanto ti devo per il ragazzina?
grazie per avermi fatto ritornata da una colida d’acqua, weblog che non seguo se non occasionalmente. Enza mi aveva colpito descrivendolo con forza qualche giorno fa e ora tu.
Con il caffè della mattina ho letto qualche suo post e mi piace tanto il suo stile di scrittura.
Ora frequenterò più assiduamente.
Il tuo timballo mette molta allegria, è molto ricco e la tua ratatouille sembra buonissima!
Niente, ma vedo che cosa posso estrocerti in cambio
che sarebbe, niente al momento ma non si sa mai!
Comida ma come ti sei persa il promo turchese che ho fatto al grande loste nel post degli award? hahahahah loste è un grande, la sua ironia e il suo modo gattesco di guardare le vicende è strepitoso e trascinante. Le sue ricette invece sono un capitolo a parte, perchè si intuisce subito che si parla di cibo ma non solo. Per me è l’ultimo blog della sera, assieme al tuo (anche se ammetto qualche sbirciatina frettolosa durante il giorno)per te il blog del risveglio. Insomma sto loste è l’uomo del pigiama! (se mi legge mi uccide!)
Tu sei mai stata coinvolta nell’Iron in tempi passati quando ancora non vi leggevo?
Elisabetta annò, oramai hai detto niente e niente sia! qua mica possiamo aspettare eh. le quotazioni mica possono aspettà!
Elisabetta tu l’hai mai fatto l’iron?
Appena ho letto le prime righe di questo post ho pensato:-” è pazza?” Cara fiorellina di sale, tu hai tutte, ma dico, proprio tutte le carte in regola per eventualmente partecipare alla sfida di Iron! Ti rendi conto di che meraviglia hai creato!? APPLAUSI APPLAUSI… e poi, io AMO l’orzo & C.
Un abbraccio
Iron.. iron… mi tocca spesso l’iron(ing), anche se cerco di schivare almeno con gli occhi i cumuli di panni in attesa… ho visto gli iron (maiden) in concerto tanti anni fa… iron blog proprio mi manca! A parte che non ho la più pallida idea di come arrivino lì i concorrenti (si viene scelti dall’alto? ci si iscrive?), non credo che me la sentirei. Sono una codarda della peggior specie. Ti delego volentieri.
carissima, quello che ti blocca in questo genere di cose si chiama ansia da prestazione ( è quella che, quando ho ospiti, mi fa venire da schifo anche delle umili patate arrosto)…so di cosa stai parlando!
Ma con questa ricetta potresti garreggiare anche alla Prova del Cuoco, mia cara…
oops, gareggiare si scrive con una erre sola…
nooooo, veramente hai provato tutte e due dico tutte e due le mie ricette di ironblog? ah ah se sono venute commestibili sei tu il piccolo genio… :-) comunque abbiamo capito eh che muori dalla voglia di partecipare, se lo rifanno l’anno prossimo partecipa dai, io ho sempre detto che non ho spirito competitivo, questo perchè per esempio quando sciavo da piccola nessuno riusciva a farmi capire che dovevo correre nelle gare, io scendevo tranquilla e una volta sono perfino riuscita a non arrivare ultima, che è una bella vittoria, però guarda se qualcuno mi avesse visto venerdì quando ho visto che avevo vinto con tuki, e anche sabato e anche domenica, perchè l’euforia mi è durata praticamente tre giorni tanto mi sembrava strano aver trovato un giudice che avesse preferito un riso integrale ad una panna cotta…
funziona così, elisabetta, quest’estate hanno mandato delle e-mail di invito, io non me la sentivo, appunto, ansia da prestazione, io poi cucino in modo strano, e poi gli ingredienti obbligatori, i pochi giorni, vabbeh non ho neppure risposto, altri hanno risposto e non so, ci sarà stata una selezione, oppure hanno risposto in pochi, comunque alla fine si sono accorti che avevano fatto 5 eliminatorie e che 5 è dispari e che era meglio 6 così si facevano tre terzi e hanno cercato due all’ultimo momento per fare un’altra sfida, e io e sere e non so chi altro abbiamo dato la nostra disponibilità, tutto qui, perchè nel frattempo avevo visto che il gioco era carino… poi ecco fiordisale mi devi spiegare perchè quando vengo qui scrivo così tanto mentre negli altri blog non lo faccio, mi sa che se per te loste è l’uomo del pigiama per me tu sei la donna del pigiama, buonanotte :-)
ps. e comunque io loste l’adoro ma stavolta non ho dubbi, la ricetta di viviana mi piace di più, senza latticini, con l’agrodolce, con quella presentazione bellissima con lo smile…
Ehi tu! Molla l’osso, non vale fare campagna elettorale nel mio blog, che qua si parteggia per il pigiama, eh! (ti prego vivi, perdonami)
ahahahha no no no, non esiste, ma l’hai guardata bene la foto di loste? è stato perfetto. Nonostante la zucca, intendo. che infatti io non ho messo, mai messo la zucca nella ratatouille.
E poi tu, furbetta, tu mica mi freghi, hai visto la dimensione del mio mega commento da adrenalina e siccome ho parlato di oscar ti sei subito spaventata di non vincere pure quello, ma lo sai che quello mica faccio fatica a vincerlo. Non lo faccio manco apposta guarda! stavo organizzando il post per domani ma ho sentito la necessità impellente di rispondere a quest’attacco frontale alla mia candidatura all’oscar, che la statuina non-te-la-mooooollo.
oh!
Poi sull’Iron mmmm ti dico la verità, se devo fare le cose per me, non so perchè, ma da un fagiolo ci tiro fuori un menù completo, divertendomi(ci) pure. Se ho invitati, (a prescindere dal gradimento degli stessi) spendo un capitale e mi rimane un fondo di insoddisfazione, d’incompiutezza. di non so che. Anche per questo ho aperto il blog, è come se vi avessi per invitati ogni sera, anche se è relativamente valido come discorso, perchè negli ultimi 10 anni, in realtà, io cucinavo solo quando avevo ospiti (diciamo anche con una discreta frequenza e non contando eventuali corollari sentimentali) per “me” mi accontentavo della mozzarella, del panino, della rosticceria, etc. Ed è davvero questo che alla fine mi ha fatto riflettere e rivedere l’organizzazione della mia vita. Però a sto punto, dopo un paio d’anni di discreto esercizio (e rimessa insieme la memoria della mia passata cucina) anziché essere strabrava, m’inceppo. E’ come se gli altri si aspettassero Zeffirino ai fornelli, o magari sono io che lo penso, va a sapere. Per rendere davvero bene devo avere l’adrenalina a mille, e soprattutto tempo zero, in quel caso sono un mostro, un caterpillar, non ho rivali, non sbaglio un colpo, non degno di uno sguardo né libri né riviste, in quel momento ci sono solo io che o so, o invento. Per farti un esempio 2 natali fa mi telefonarono (e non una persona a caso) alle 6 di sera del 24 dicembre per avvisarmi che avrei avuto enne ospiti quella sera stessa. Ancora adesso non so come ho fatto a: -uscire; -fare la spesa; -tornare a casa e pulire verdure e pesci- cucinare; il tutto entro le 9 i sera (ora in cui sarebbero arrivati gli ospiti appunto). A freddo, ancora oggi mi pare impossibile esserci riuscita, ma conoscendomi so di cosa sono capace, se non ho modo e tempo di agitarmi. All’epoca non mi sono soffermata a pensare, ho agito perchè non avevo quel tempo.
Piesseuno
Bè fammelo dire, tu puoi andar ben fiera perché settimana scorsa c’è stata la sfida tra davide e golia e tu l’hai vinta con l’audacia, l’astuzia e la genialità. Perché tuki non ha eguali, è la regina della pasticceria. Ma, come hai scoperto, non c’è bignè, per quanto perfetto, che riesca a vincere contro un colpo di genio.
Quindi per quanto detto nelle 1200 righe sovrastanti, l’unica mia speranza contro ‘sti mostri di bravura sarebbe un colpo di genio da parte della mia testolina. (qua ho messo il punto mica perché ne sentissi l’esigenza, è che mi pare che Enza gradisca frasi corte e secondo me anche “secche”, pulite, senza fronzoli, quindi se inavvertitamente li scrivessi, cancellali per cortesia) dicevo che se, puttacaso, ho la testa inceppata dall’ansia, sono fregata. Ora ho reso meglio l’idea? (visto che se avessi voluto, sarei riuscita a spiegartelo in 4-righe-4? è che proprio non volevo, capisci? :))
piessedue
ah ecco, ma sai che avevo seguito sta cosa che mancava una coppia ma non avevo collegato con te? chissà perchè.
piessenne
Secondo te l’ho fatto abbastanza lungo? No perché se non è lungo questo francamente non so come sono lunghi i commenti lunghi eh
oh! queste si che so’ soddisfazioni, ce l’ho più lungo io.
oh
:)
ah ah ah!!! io vi adoro, mi fate morire!! e i dibattiti con Elisabetta sul rapporto madre-figlia adottiva sono uno spasso! buona giornata!