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Schiamazzi grafomani attorno ai fornelli

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Famolo Classico

tiramisu_classico_1.JPG

Raccolgo con gioia l’invito di Mariluna, cominciando proprio con la ricetta del primo tiramisù della mia vita, che coincise col primo tiramisù nella vita di mio figlio. Credo che sia la versione più classica in assoluto, molto semplice, e poco elaborata. Insomma un po’ diversa dalla precedente versione di Montersino di questo post.

Mariluna mi ha dato modo di riflettere sul fatto che da bambina non ho mai mangiato il tiramisù, a mia mamma non piacevano molto i dolci al cucchiaio, a volte, ma solo se perseveravamo nel tempestarla di richieste, ci concedeva il budino, ma il tiramisù proprio mai. In seguito, oramai sposata, mi è capitato di mangiarlo, chessò al ristorante o in casa di amici, ma a farlo proprio no, visto che mia madre non lo aveva mai fatto, mi convinsi che il motivo fosse la difficoltà. Quindi mene guardavo bene anche solo a provare. Tutto questo andò avanti fino al giorno in cui andai a prendere mio figlio all’asilo e mi chiese di fare un dolce. Ma lo vuoi per merenda? mannò la merenda già l’ho fatta, lo voglio per la merenda della sera, hai capito adesso?

O caspita pensai, ma io mica gliel’ho mai data la merenda della sera, volendo escludere le pluripoppate a tutte le ore. Da quel momento capii che qualcosa era cambiato, perciò passammo dalla latteria a prendere il latte ed assieme a quello tutti gli ingredienti per fare questo dolce che, ripeto, non avevo mai fatto ma di cui, incuriosita, avevo conservato la ricetta di una rivista. Da allora questa è la ricetta preferita da mio figlio per le sue merende della sera, posso farlo in mille modi, tutti buoni e tutti diversi, ma questo è rimasto da sempre quello che ama di più. E se devo essere sincera anche io. Ogni volta mi riporta indietro a quel pomeriggio davanti all’asilo e a quel musetto furbo.

tiramisu_classico_2.JPG

Tiramisù Classico

Ingredienti

4 uova
400g di mascarpone
3 cucchiai di rhum
300 g di savoiardi (o altro tipo di biscotto)
¼ di caffè
100g di zucchero
cacao amaro di buona qualità

Separare i tuorli dagli albumi e metterli in 2 ciotole distinte. Aggiungere lo zucchero ai tuorli fino a montarli. Aiutandosi con una spatola unire il mascarpone, mescolando dall’alto verso il basso fino a quando si sarà ottenuta una crema, alla quale si aggiungerà il rhum. Montare a neve densa gli albumi quindi unitene solo metà alla crema di mascarpone amalgamando muovendosi sempre dall’alto verso il basso. Nel frattempo versare il caffè, che sarà sufficientemente freddo, in un contenitore, se il tiramisù fosse per bambini sarebbe meglio diluirlo con un pochino d’acqua (del resto mica vogliamo figli isterici, no?:) zuccheratelo a piacere senza eccedere, oppure lasciatelo amaro, và a gusti, e cominciate a immergervi velocemente i savoiardi (o comunque il biscotto a vostra scelta). Strizzate delicatamente i biscotti e fatene un letto sul fondo di una pirofila rettangolare. Stendere sopra uno strato di crema, poi ancora uno strato di savoiardi imbevuti nel caffè, quindi ripetere lo strato di savoiardi e andare avanti fino a fine ingredienti. Terminare con la crema livellata molto bene. Nel caso doveste lasciare il tiramisù in attesa di enne ore prima di servirlo, a volte io lo faccio la sera prima, mettetelo in frigo e copritelo bene con la pellicola. Al momento di portarlo in tavola spolverizzatelo abbondantemente di cacao, aiutandovi con un colino in modo che risulti polveroso per evitare i grumetti.

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Reader Interactions

Comments

  1. mariluna says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 00:27

    Gi’ aspettavo proprio te…dopo anno zero, mi chiedevo cosa stessi preprando per l’occasione ed invece…!!! grazie di cuore, semplice, buono e presentato benissimo…prendo subito il link…tuo figlio quanti anni ha? giusto per conoscere ancora qualcosina di più di te…che furbetto pero’!!! prometteva proprio bene…
    Ti auguro una buona notte.. Posso prendere anche l’altra versione??? e le foto…ti chiedo troppo lo so’…io dopo la mano mi prendo anche il braccio..cattiva abitudine calabrese…emigrati siamo!!!

    Rispondi
  2. Silvia says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 06:50

    Cara mia il classico è sempre il meglio ;-D
    ho provato anche io (a mangiare non a fare eh :-D) diverse ricette e versioni “alternative”..ma come dicevo in un altro blog oggi come oggi la vera innovazione sta nel passato e nel sapore vero delle cose! un bacio ;-) dopo ti rispondo
    Silvia

    Rispondi
  3. Francesca says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 07:14

    Eccezionale…

    Rispondi
  4. GingerbreadGirl03 says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 08:17

    Chi non ama il semplice ma delizioso tiramisù?!
    Già il nome è tutto un programma, e poi è un dolce che riporta quasi sempre all’infanzia, come le classiche fette di pane con burro & marmellata, o burro & zucchero.
    Poi ho visto anche l’altro tuo tiramisù, ottimo anche quella, però un pò più complicato nella preparazione.

    Un bacione,
    Ginger ~♥

    Rispondi
  5. lenny says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 08:43

    Il classico è sempre gradito, ma ho letto con molto interesse il “famolo strano” che mi ha incuriosito e ne stamperò la ricetta.
    Baci

    Rispondi
  6. Elisabetta says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:04

    … e brava Gì! però non vale… come fai a postare tutta ‘sta roba nonostante gli impegni???

    Rispondi
  7. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:08

    Mariluna annozero con quello sciroppato di Castelli è stato uno spasso, ma è stato pure triste sentire emigranti che dimostrano intolleranza verso altri emigranti. E’ come se rinnegasero le loro origini. Come del resto gli interventi in cui si negava la ripartizione della spesa pubblica tra tutte le regioni, e questi che vivono in Emilia, si lamentavano dei soldi che sarebbero andati alla Sicilia, loro regione d’origine. Un po’ come dire che se i loro familiari rimasti al paese, avessero meno diritti rispetto a loro, di essere curati. Poi magari tutta st gente va in chiesa a raccontarsi quanto la solidarietà tra umani. bah

    Rispondi
  8. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:10

    Mariluna scusa ho bypassato il tiramisù. Questo è proprio il classico, prendilo pure. devo spedirti le foto? E prendi pure l’altro. Appena trovo qlc che se lo mangia (eheheheh) ti faccio pure altri tipi, sono tutti deliziosi, qualcuno è sfiziosissimo, Montersno è un mago

    Rispondi
  9. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:14

    Eh Silvia è così bello ogni tanto andare sul semplice. Questo poi ci si impiegano davvero 10 minuti. Io a furia di farlo ho trovato il sincronismo quasi perfetto (mentre sale il caffè faccio qlc, mentre monto gli albumi mescolo il resto, etc)quindi, capisci, se uno avesse una cena a sorpresa (e io ne so parecchio)con una mezz’oretta riuscirebbe a fare qualcosa di dignitoso (senza passare dalla rosticceria, ovviamente ;))

    Rispondi
  10. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:15

    Francesca maddai è proprio la versione base, senza tanti fronzoli! ;)

    Rispondi
  11. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:17

    Ginger si l’altra versione sembra più complicata, ma solo perchè ci sono molti più ingredienti.
    poi conta che per quella avevo pure fatto i savoiardi!

    Rispondi
  12. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:19

    Lenny a te ti ci vedo bene ad interpretare la pasticceria di Montersino. E’ un pignolo e perfezionista e io sapessi che fatica ho fatto (sto facendo) per fare l’alieva diligente :)
    Invece tu sei brava di tuo, sapresti interpretarlo a meraviglia, me lo sento

    Rispondi
  13. fiordisale says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:21

    Elisabetta ho tanti amici che stanno ingrassando …. hihiihihihihi
    (vabbè dai questo tramisù, come dicevo, si fa in 10 minuti.)

    Rispondi
  14. Cristina says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:34

    Qui passo…
    Le lezioni di cucina per me (visto che sono sempre con gli stranieri), che comprendano “desert” – come dicono loro – significano o tiramisu o “chocolato-salami”… non c’è scampo e ormai ho una certa idiosincrasia. D’altra parte sono entrambi di origine veneta, sono entrambi conosciuti e sono entrambi aderenti al loro gusto. Solo una volta sono riuscita a fare una fregolotta, sob!

    Rispondi
  15. saretta says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 09:57

    Gì, è come quello che faccio io, tranne il Rhum!
    COncordo che sia una delle cose + gudurioseee!Io, come il tuo “bimbo” chiedevo sempre questa torta x il compleanno..per me è evocativo come la famosa madeleine, sa di piccola felicità nello spegnere le candeline…Mi faccio tenerezza da sola..;)
    Bacione
    saretta

    Rispondi
  16. Mariluna says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 11:03

    La cosa che mi sorprende molto é anche che molti del nord hanno origini del sud…magari non dichiarati,nel senso che i loro nonni e anche bisnonni erano del sud che andava ad emigrare cosi’ come fanno oggi i nuovi emigranti…maltratti all’epoca ugualmente, derisi e quanto altro…oggi rinnegano queste origini pur essendo consapevoli che la ricchezza del nord viane anche dalla manod’opera della gente del sud che di mestieri ne ha fatti dei più disparati per mantenere le famiglie nel loro paese d’origine…uguale esattamente come oggi…Noi, nel nostro lavoro, qui in laboratorio non troviamo francesi che vengola all’appello, ma solo gente extracomunitaria che lavora e, da noi é pagata regolarmente con contributi versati a regola…noi siamo controllati, noi piccola azienda di 6 operai di cui tre marocchine, una italiana e una portoghese..non facciamo distinzione, ci interessa la capacità e la voglia di lavorare e non la razza, se non fosse cosi’ io e mio marito non potremmo portare avanti la nostra aziendae quindi il futuro dei nostri figli…certo anche in francia esistono stessi problemi di immigrazione clandestina, di razzismo e altri tipi di sfruttamento…ma dagli italiani questa predica proprio non l’accetto…scusami ma avevo tutto dentro..e ieri sera volevo prendere a schiaffi qualcuno…

    Rispondi
  17. Camomilla says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 11:31

    Ciao Fiordisale! Sono Camomilla, piacere di conoscerti! Ti leggo da sempre, sei anche nei miei preferiti, ma ti confesso che non mi sono mai sentita di lasciare un commento… non chiedermi il perchè ma non lo so… oggi invece qualcosa è cambiato ed eccomi qui! :D
    Buono il tuo tiramisu, io lo faccio quasi uguale, ma invece del rhum utilizzo il sassolino o il kummel… questo perchè la mia cara nonna faceva così e mi ha tramandato questa ricetta.
    Baci e buon we!

    Rispondi
  18. Alex says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 11:36

    ALLORA, premetto che il tiramisù mi piaceva da morire, ma quello classico mi ha fatto finire in ospedale e mi è sembrato di morire. Quindi io quello classico non lo posso fare più :-))) Ho iniziato a farlo senza uova e nessuno se ne accorge. Bellino bellino nel bicchierino sai? Buon WE Gisella

    Rispondi
  19. Paola says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 11:42

    Ieri sera ho centellinato la puntata già sapendo che sarà una delle ultime….ahi poveri noi!!!

    Rispondi
  20. saretta says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 11:52

    Alex mi spieghi comefai ad ottenere la cremona senza uova?Tks basciiiiiiiiii
    saretta

    Rispondi
  21. atruf76 says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 12:05

    ciao mi intrufolo anche io nel tuo blog che ho iniziato a seguire forse per le nostre origini “comuni”(almeno di dove abitiamo…) allora il tiramisù come tutte le cose un po’ inflazionate deve essere fatto dosando sapientemente tutti gli ingredienti…a me piace molto mi evoca il periodo della mia infanzia come anche a voi in particolare mi ricorda mio nonno a cui piaceva tanto…non lo mangio spesso e mi riprometto di farlo assaggiare anche al mio pargoletto più grande, facendo una delle vostre ricette:-)
    Su annozero: devo che di solito guardo la tv facendo dell’altro e quindi non ho seguito tutti i passaggi ma a parte l’antipatia di Castelli che ha espresso ogni sua opinione in maniera arrogante e maleducata…sono rimasta a dir poco colpita dalla frase riferita ai “meridinali” detta da una intervistata che in sostanza diceva quelli li tolleriamo…:-(
    Capisco che i problemi di convivenza ci sono e li sento sulla mia pelle vivendo nel centro storico e frequentando ambienti “multietnici” ma quello che mi fa più riflettere è tutto ciò che non appartiene al ns più stretto orticello non è o lo è a malapea.. TOLLERATO…e questo mi fa paura.
    Scusate la prossima volta farò solo commenti sui bei piatti presentati prometto!!!

    Rispondi
  22. Chantilly says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 12:12

    ma che belle foto!
    neanch’io ho mai mangiato il tiramisù, fino ai 15 anni, perchè vivevo in un paese che non lo conosceva (si era appena ripreso dallo schock che gli spaghetti non vanno cotti per mezz’ora!). Poi ho assaggiato quello di una conoscente: ECCCCCCCCCCEZZZZIONALE! e ho avuto paura di farlo anch’io per via del confronto. ora non ho più paura e lo faccio. e che diamine!

    Rispondi
  23. franci says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 12:39

    Che buonooooooo! è il dolce preferito di Marco (mio marito) e sicuramente glielo preparerò domenica per il suo compleanno… la ricetta è proprio uguale alla tua, classicissima :)
    baci

    Rispondi
  24. Grazia says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 13:35

    Oh…pure io voglio la merenda della sera!!! il tiramisu’ è un dolce che adoro…ma … le uova crude ed io non abbiamo storia! …anzi ne abbiamo una alle spalle, per cui… :-(

    Grazia

    Rispondi
  25. Cristina says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 13:39

    Vedo che molte hanno problemi con le uova crude… Ma è perchè non sono pastorizzate o per altro. Perchè nel primo caso è abbastanza semplice risolvere la cosa senza comperare uova pastorizzare in brick che ci si fa il tiramisù per l’esercito…

    Rispondi
  26. Chantilly says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 15:58

    io la farina di mais l’ho utilizzata per fare l’impanatura alle bistecche. certo che con tutta quella che hai da “smaltire” ne dovresti fare fuori parrecchi di manzi. ma un pò di questo, un pò di quello… assieme alla farina, aggiungi un pò di erbe aromatiche di tua scelta.

    Rispondi
  27. k says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 19:11

    Io non metto gli albumi, ma non sono un’esperta (né una grande amante). Aspetto le altre versioni, mentre penso a cosa inventarmi io per mariluna, sperando che valgano le varianti estreme (tipo senza mascarpone?)
    Allora il pass per il papa ce l’hai? :-***

    Rispondi
  28. maude says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 22:14

    Uguale a quello che faccio io e che,per combinazione, è il dolce preferito anche di mio figlio!!! Belle le foto e bella la presentazione nei bicchierini, brava!
    Per il mais bianco, posso suggerirti gnocchetti di polenta bianca da servire con un ragu di pesce, magari calamaretti o seppie…
    Buon we

    Rispondi
  29. Mikamarlez says

    venerdì 16 Maggio 2008 at 23:03

    uh Gisellina..che buono il tiramisù classico..quello vero..quello della domenica…quello dei compleanni all’università (almeno per me)..un sacco di ricordi “buonissimi”..bacini e un abbraccino..lety

    Rispondi
  30. Anna says

    sabato 17 Maggio 2008 at 10:47

    Anche la mia mamma non ci faceva mai il tiramisù…però ci faceva un budino al cioccolato fenomenale a volte lo arricchiva con degli oro saiwa e delle mandorle tostate….che bei tempi.
    Bacioni cucciola e grazie per la ricetta del pane gluten free. Appena ho un po’ di tempo la provo :D

    Rispondi
  31. Lo says

    sabato 17 Maggio 2008 at 12:59

    che bella l’iniziativa di Mariluna…tanti tiramisu insieme…sluprsssss
    Hau vusto sul blog di beppe grillo…l’iniziativa con travaglio in streaming??? un bacione

    Rispondi
  32. Stefano Buso says

    sabato 17 Maggio 2008 at 13:41

    E pensare che fino qualche lustro fa, alcuni volevano erigerlo a dessert rappresentativo della nostra gastronomia. A Miami comunque, in moltissimi pasteggiavano “solo” a lasagne e tiramisù. Le lasagne che presentano loro sono tuttavia alla “bimattone”, solide..
    ciao
    sb

    Rispondi
  33. Elvira says

    sabato 17 Maggio 2008 at 15:01

    La merenda della sera…io la faccio anche ora, sarà per quello che non dimagrisco??? :)
    Dolcissima la scena che hai raccontato, è bello tenere questiiricordi stretti stretti! :))

    Rispondi
  34. Annamaria says

    sabato 17 Maggio 2008 at 20:39

    invece il tiramisù è il mio dolce preferito…e chiaramente…preferisco il classico fatto con i pavesini….un bel bicchiere di tiramisù è quello che vorrei ora:-)buona serata
    Annamaria

    Rispondi
  35. cricri says

    domenica 18 Maggio 2008 at 09:13

    accipicchia! Che voglia di tiramisù!
    Io non metto il rum (perché non amo il liquore nei dolci… ricordo ancora quando da bambina mangiavo una torta e sentivo il gusto del liquore!), preferisco bermene un bicchierino a parte con il cioccolato buono.
    A proposito di cioccolato: sul tiramisù grattuggio fino fino il cioccolato fondente. Il cacao mi fa tossire ogni volta che aggredisco i primi cucchiaini della mia porzione!!!

    Rispondi
  36. comidademama says

    domenica 18 Maggio 2008 at 14:14

    stupenda fotografia!
    che buono il tiramisù

    Rispondi
  37. fiordisale says

    lunedì 19 Maggio 2008 at 09:21

    cristina ma fai sempre la stessa precisa identica ricetta? eccicredo che ti è stufata

    saretta io la madeleine non l’ho mai fatta, mi sa che devo mettermi a pari:))

    Mariluna il razzismo, soprattutto quello mascherato, che si rivolge ai diversi ha sempre qualcosa di stupid, ma se viene da parte di chi ha subito nei decenni passati sulla pelle sua e dei suoi figli, fa riflettere ancora di più.

    Ciao Camomilla benvenuta tra noi! Spero che commenterai più spesso allora, eddai, visto che ora il ghiaccio è rotto :))

    Alex ho la ricetta di un tiramisù senza glutine, senza uova e senza zucchero. E, pensa, riesce ad essere bono lo stesso :))

    Paola da come la vedo io, non potendolo chiudere (c’è una sentenza di mezzo) gli daranno come minimo una fascia d’orario dalla mezzanotte in poi.

    atruf intanto complimenti per il tuo nick, che condivido, amando pure io Truffaut. Ti do il benvenuta, poi da concittadina mi fa ancora di più piacere.
    appropò, hai visto la strage di alberi in via Diaz (dal liceo Doria)?

    Chantilly ma hai già cominciato a farlo, o ti limiti a mangiare quello altrui come facevo io?
    Sulla frina di mais st’anno ho imparato un sacco di cose. Ad esempio ho fatto un tortino da lacrime ahli occhi tanto era buono (mais-faina di riso e mandorle)devo ancora postarlo.
    Io non ho la cultura polentosa, e la polenta fatta a polenta mi stufa già alla prima volta, quindi gli altri anni che ne avevo poca, buttavo via i residui. St’anno, con la scusa di st’ondata di mais mi sono autoconvita e costretta a trovare degli utilizzi alternativi

    Franci maddai, pensavo che una in gambissima come te (e lo penso davvero)per il compleanno del coniuge facesse uno di quei dolci super super spaziali :)) si vede che il tiramisù ha una buona presa sui nati in maggio …eheheh

    Grazia dai viè qua che ti dò un bicchierino goloso

    Cristina non ho ancora avuto tempo per fare il famoso post sulle uova, perchè non ci dividiamo la cosa e ci fai un bel post sulla pastorizzazione uovesca? che dici? potrebbe essere un’idea no?

    kappina ahimè non possedendo pass non ho potuto pentirmi dei miei peccati e asperare alla redenzione. Dici che dovrei sentirmi in colpa ?:)) per il tiramisù adesso sono curiosa di vedere la tua versione!

    Maude mmm buona l’idea dei gnocchetti bianchi, ma il che percentuale è il mais? lo si unisce a farina (00) oppure a patate?

    Mika che belle immagini i ompleanni all’università. si credo che sia il dolce giusto :)))

    Anna ma ti pare? Mia mamma faceva il budino semplice semplice, pure lei al cioccolato (per fortuna)ma era una cosa proprio forzata, si vedeva che lo faceva più per amor nostro che per vera convinzione. Figurati, lei calabra che sosteneva che un dolce per essere un dolce doveva avere almeno 6-8 uova e stare in forno come minimo 50 minuti. Ti rendi conto dello shock povera donna?

    Lo no non sono ancora andata da Grillo, in realtà è un blog che frequento poco e spero per travaglio che non si faccia strumentalizzare.

    Ciao Stefano, si me la ricordo la questione del dolce rappresentativo. Ma poi com’è andata a finire? Qual’è il dolce rappresentativo della cultura italica (cultura, vabbè)

    Elvira è che quando sti bambini sono piccoli ci si convince di essere in una specie di vortice e si vive in corsa, sempre in affanno, col rischio di godere poco di quello che è il momento più bello della propria vita.
    La vuoi nche tu la merenda della sera? :))

    Annamaria mai fatto il tiramisù coi pavesini. Ma non s’ammosciano? Non sono troppo sottili? Se ne mette un solo strato?

    cricri nella versione al mandarino pensa che ci metto il contreau! In genere il liquore nei dolci me scordo proprio, ecco perchè non ce lo metto, ma se mi ricordo… mmmm

    comida ho lo scenario naturale, ho! ahahahahhaha

    Rispondi
  38. Cristina says

    lunedì 19 Maggio 2008 at 09:42

    Fo sempre la stessa ricetta perchè i discenti sono sempre diversi, ergo per loro non si ripete, e perchè faccio quella “originale” – solo con l’aggiunta dell’albume montato che non c’era ma fa più light e moderno e fa pure meglio per il colesterolo – raccontando storia e origine.
    Le rare volte che lo fo per me o per conoscenti vario. Però, sinceramente, preferisco sbizzarirmi altrimenti…

    Un post sulla pastorizzazione delle uova… Ci penso ;-)

    Rispondi
  39. fiordisale says

    lunedì 19 Maggio 2008 at 09:57

    Cristina se lo fai ti regalo la foto :))Una lectio magistralis da te sulla pastorizzazione uovesca sarebbe un onore, praticamente riprodurresti la famosa non è mai troppo tardi, solo che stavolta anziché la tele, useremmo la rete :))

    Rispondi

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