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Schiamazzi grafomani attorno ai fornelli

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Con la rabbia nel cuore

ingrid_2008.jpg

Tutto il mondo aspettava da anni la notizia e ieri sera, nel bel mentre io stavo a combattere alla ricerca di un accidente di guasto in casa, per cui ero senza corrente, è stata finalmente liberata. É la donna più famosa del mondo, per qualcuna è andata meno bene, a lei hanno tolto solo 6 anni di vita e chissà cos’altro.

In questi anni in tanti si sono attivati per tenere alta l’attenzione sul suo rapimento.
Ma lei aveva già previsto tutto, basterebbe andare a ritroso a ciò che scriveva nel 2001, ai suoi libri. Già perché i libri li scriveva già da prima, ma l’ultimo è stato, se possibile, ancor più devastante, una fucilata in mezzo al petto.

La copia del manoscritto nella sua prima traduzione integrale autorizzata, dal titolo Lettera dall’inferno. A mia madre e ai miei figli, è stata trasmessa dal governo colombiano alla famiglia nel dicembre 2007. Prima di allora non si avevano notizie né prove certe della sua esistenza in vita dall’estate del 2003, cioè un anno dopo il sequestro.

“Mamita, sono stanca, stanca di soffrire“, scrive Ingrid a Yolanda Pulecio, la mamita che ogni giorno ha continuato a mandarle messaggi attraverso la trasmissione radiofonica La carrilera de las 5, sicura che avrebbe potuto ascoltarli, e a quanto pare è stato proprio così.

“Ogni giorno apro gli occhi alle 4 e mi preparo, in modo di essere ben sveglia quando ascolto i messaggi della trasmissione La carrilera de las 5. Ascoltare la tua voce, sentire il tuo amore, la tua tenerezza, la tua fiducia, il tuo impegno per non lasciarmi sola, ecco la mia speranza quotidiana”. Nella guerra civile che oppone da oltre quarant’anni le Farc al potere centrale, migliaia di persone sono state vittime di violenze, moltissimi i sequestri che durano decenni in cui gli ostaggi sono costretti a vivere nella giungla in alcuni casi legati da catene e torturati, in altri casi uccisi. “qui la vita non è vita, è solo un lugubre spreco di tempo. Vivo e sopravvivo, su un’amaca, tesa tra due pali, ricoperta da una zanzariera e da una tenda che fa da tetto e mi lascia pensare che ho una casa. Ho una tavoletta su cui metto le mie cose, cioé il mio zaino e la mia Bibbia, che è il mio unico lusso. E’ tutto pronto così possiamo partire di corsa” e ancora “Mamita per me è un momento molto duro. All’improvviso, vogliono delle prove della mia esistenza e così ti scrivo, la mia anima sospesa su questo foglio. Fisicamente, sto male. Non mangio più, mi manca l’appetito, perdo molti capelli. Non ho voglia di niente. Credo che l’unica cosa positiva sia questa: non aver voglia di niente. Perché qui in questa giungla, l’unica risposta è ‘no’. Allora è meglio non desiderare nulla, per restare almeno libera dai desideri”.

Lettera dall’inferno propone anche la risposta dei figli Melanie e Lorenzo Delloye-Betancourt che in questi anni si sono battuti strenuamente per la liberazione della madre e l’elenco dei 47 prigionieri delle Farc; con tanto di data del loro rapimento, alcuni sono prigionieri dal 1997, alcuni sono evasi, alcuni sono stati assassinati.

La lettera indirizzata alla madre, ai figli, a tutta la famiglia, rappresenta la voce di una donna imprigionata, devastata dalla nostalgia dei suoi cari che diventa in certi tratti angoscia e disperazione, una donna che nonostante la profonda solitudine interiore e il senso d’abbandono riesce a rimanere lucida e coraggiosa e messa di fronte alla brutalità del male riesce a scrivere una così bella lettera d’amore ai suoi cari.

“Per anni, ho pensato: finché sarò viva, finché respirerò, non perderò la speranza. Non ho più quella forza, è diventato molto difficile continuare a credere, ma voglio che sappiate che quello che avete fatto per noi ha fatto la differenza. Ci siamo sentiti ancora esseri umani”.

Ingrid voglio dirti che hai fatto bene ad alimentare le tue speranze, perché anche noi confidiamo in te. Crediamo e speriamo ancora che tu possa riuscire a diventare il Presidente del tuo paese.

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Reader Interactions

Comments

  1. Daniele Verzetti, Rockpoeta says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 15:32

    Questa della sua liberazione è stata una notizia che ha acceso una luce di speranza ed una gioia immensa in molti di noi.

    Le cicatrici di questi sei anni resteranno, ma sono convinto, o quantomeno spero, che non siano così gravi dall’averle cancellato l’anima.

    Dal suo sorriso di ieri, sembra di no.

    Rispondi
  2. Lo says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 15:35

    ..finchè sarò viva finchè respirerò non perderò la speranza!
    Che gioia immensa!

    Rispondi
  3. vakond says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 15:52

    Donna meravigliosa, guerriera per passione, madre per amore, e oggi simbolo della stupidità umana che la ha privata di 6 anni di vita.
    Ero a Genova tempo fa e la sua foto capeggiava su palazzo ducale, ferita di un mondo che non sa evitare la guerra, che nasconde vittime innocenti.
    Ma lei no, gli occhi bassi e la faccia magra del video che la riprendeva in catene mi hanno fatto piangere e oggi quel sorriso, per quanto forzato, mi fa invece sperare, e credere che davvero se desideriamo, se ci impegnamo, se combattiamo per le nostre idee alla fine riusciremo sempre a realizzare i sogni che ci siamo proposti.
    Grazie Ingrid

    Rispondi
  4. monique says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 16:27

    avevo la pelle d’oca ieri sera,non ero abbastanza grande, lucida o interessata ai problemi del mondo esterno quando è stata rapita ma il solo fatto che le siano stati tolti 6 anni di vita, lontana dai figli, dagli affetti e dalla sua lotta merita un inchino, un GRAZIE.

    Rispondi
  5. Precisina says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 16:51

    Non per rubare la scena alla grande Ingrid, nessuno potrebbe, ma devo dirti che sei davvero GRANDE: le narrazioni che portano alle ricette e viceversa…uno di quei blog dove ci passerei le giornate!!!

    Rispondi
  6. Elvira says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 17:18

    Anni fa lessi “il sequestro” di Gabriel Garcia maarquez, ed e’ stato allora che ho scoperto un mondo assurdo, una situazione pazzesca per uno stato che si dice civile….

    La sigla dell’edizione straordinaria ieri sera mi ha spaventato (miii che pessimista che sono), e invece la notizia straordinaria era bellissima!!! Usero’ il tuo post per approfondire un argomento che comunque non conosco benissimo, per ora ti mando un abbraccio forte e felice :)

    Rispondi
  7. enza says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 18:18

    lo sapevo che l’avrei trovato.
    son venuta qui guidata.
    e penso che questo sia un grande tributo perchè anche tu sei una gran donna.
    di più non posso dire

    Rispondi
  8. campodifragole says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 19:08

    Bello! Mi fa sempre piacere leggerti :)

    Rispondi
  9. annamaria says

    giovedì 3 Luglio 2008 at 21:31

    I tuoi post sono sempre interessanti…
    Annamaria

    Rispondi
  10. Silvia says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 07:38

    una donna appassionata e forte..una che per le sue idee non ha ceduto un attimo.
    brava e bella.

    Rispondi
  11. chantilly says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 09:23

    ciao Fiore bello,
    bel post, mi piaciono i tuoi approfondimenti, e non mancherò di leggerli tutti.
    una grande giornata quella di ieri. piena di speranza. non dimentichiamo quelli che sono ancora prigionieri. diamo una speranza anche a loro.
    un abbraccio fortissimo

    Rispondi
  12. Dolcezza says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 09:26

    che post meraviglioso! Ieri mattina quando l’hanno detto al telegiornale quasi mi mettevo a piangere, che donna straordinaria, che esperienza terribile..Ora deve avere ancora piu’ forza di prima, per cambiare la sua nazione e anche un po’ il mondo, e lei puo’ farcela!

    Rispondi
  13. fiordisale says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 09:28

    Ciao Danielebenvenuto, dal sorriso di Ingrid ho colto la determinazione di portare avanti i suoi progetti, i suoi ideali e questo mi è piaciuto assai. è una gran donna!

    Lo una donna così fa sentire immensamente piccolo ogni altro problema, vero?
    É come se desse la forza di superarlo più agevolmente…

    Vakond stasera vado a vedere al Ducale se hanno cambiato lo striscione, spero di si! Come spero che tutte le città del mondo mettano alla finestra un segno di soddisfazione per la soluzione di questa vicenda

    Monique ma ti immagini? L’hanno strappata alla vita civile a 42 anni, proprio nel fiore della vita. Guardando le foto, ascoltando le interviste si aveva l’immagine di una donna bellissima, colta, raffinata. Oggi è uno scricciolo stropicciato ma con una bellissima luce negli occhi

    Precisina grazie troppo buona, sono contenta che ti trovi bene!

    Elvira adesso ti racconto la scena, perchè oggi mi fa ridere, l’altra sera un po’ meno. un istante dopo la sigla del tg edizione straordinaria (si stavamo guardando lo stesso film ;)) è andata via la corrente, e il salvavita non voleva saperne di riattivarmela (il che significava che bisognava cercare l’elemento di disturbo)durante quei quarti d’ora, in cui colavo sudore, ero attanagliata dal timore che fosse successo qualcosa, qualcosa di irreparabile. E a pensar male, di sti tempi, non è manco fantapolitica, per questo appena sono riuscita a ripristinare il tutto la prima cosa che ho fatto è stata di accendere il pc x cercarmi le news… come vedi non eri la sola…

    enza ma magari io avessi un millesimo della forza che ha e ha dimostrato Ingrid, magari!

    campodifragole grazie, sei sempre gentile! Allora siete ancora in festa per l’europeo o la situazione si è normalizzata?

    Annamaria grazie tesora, sono lieta di rivederti. come stai?

    Silvia io sono convinta che le donne, quelle giuste, sono la migliore risposta per la salvezza del pianeta. Hanno una marcia in più, guardano oltre

    sciantillina si la preoccupazione è anche per tutti i rapiti, perché le luci della ribalta non si spengano, ma non credo che Ingrid lo permetterà

    Dolcezza per un certo verso credo che questa esperienza terribilissima abbia addirittura aumentato la determinazione di cambiamenti nel suo Paese. Io credo che davvero ce la possa fare, quantomeno a provare

    Rispondi
  14. Saretta says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 11:59

    E nonostante tutto quella donna oltre a sperare ha anche il coraggioe la forza di PERDONARE..E pensare che spesso noi ce la leghiamo al dito se uno ci ruba il parcheggio…
    A te ed Ingrid un grazie per l’inno alla vita ed alla speranza.
    Un abbraccio
    saretta

    Rispondi
  15. cuocompulsiva says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 17:09

    Grazie per aver scritto questo post. Io non ne ho parlato con nessuno, al di fuori di mio marito, perché ho provato emozioni così forti che sapevo di non riuscire a spiegare. Quando ho appreso la notizia ero appena tornata a casa dal lavoro, avevo acceso il televisore in quell’istante, appena il tempo di vedere che era in onda qualcosa tipo un film e mi stavo togleindo la borsa a tracolla. ecco che la sigla del tg edizioen speciale mi ha gelato il sangue nelle vene, ho pensato a qualcosa di grave, ma quando ho sentito che era stat aliebrata ho iniziato a saltare e urlare di gioia per la cucina e solo dopo, quando mi sono calmata mi sono messa a piangere in silenzio, per la gioia, e per il dolore di quanto le avevano strappato.

    Rispondi
  16. Marcello Valentino says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 19:10

    Una vita segnata…per sempre..

    C’è troppa cattiveria nell’uomo, troppa sete di potere che, per ragioni di convenienza, lo porta anche al punto di approfittare di una donna indifesa !..

    Ma, se esiste un Dio, scusate se lo dico, ma in questi casi mi viene voglia di dubitarlo, un giorno pagheranno.

    QUESTO VUOLE ESSERE UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETA’ PER TUTTE LE DONNE CHE SOFFRONO.
    ..da un uomo che crede alla parità e al rispetto per i più deboli.

    Rispondi
  17. Lo says

    venerdì 4 Luglio 2008 at 22:38

    si..hai ragione…da proprio quel tipo di forza…lei è splendida…risplende di luce….

    Rispondi
  18. caravaggio says

    sabato 5 Luglio 2008 at 22:11

    che bel post che belle parole per ricordare la forza di questa splendida donna buon fine settimana

    Rispondi
  19. Laura says

    domenica 6 Luglio 2008 at 11:00

    Ciao!Che bello il tuo sito!Complimenti davvero….lo linko subito.Tornerò a farti visita e spero farai un salto anche da me…
    Buona domenica,
    Laura

    Rispondi
  20. Tatiana says

    domenica 6 Luglio 2008 at 16:35

    Bellissimo questo post Fiordisale… me lo sono letta tutta f’un fiato…mi sono persa questa stupenda notizia causa guasto al tv di sabato grrr ultimamente sto spaccando più elettrodomestici del dovuto :|ora cerco altre info in rete thank’s

    Rispondi
  21. mariluna says

    domenica 6 Luglio 2008 at 21:25

    Si é stato un piacere immenso per tutta la francia riabbracciare questa donnina minuta e apparentemente fragile ma grande, grandissima donna forte, elegante, umile,intelligente piena di speranze e che aveva gli occhi lucidi quando le é stato chiesto quali fossero i suoi prossimi progetti: “je suis vivante…”

    Complimenti Gi’ *_*

    Rispondi
  22. Andrea Lawendel says

    sabato 12 Luglio 2008 at 12:23

    Che immeritato onore comparire con tanto di citazione in questa incredibile fantasmagoria di cose buone.
    Grazie di cuore, cara Gì.
    Andrea

    Rispondi
  23. fiordisale says

    lunedì 14 Luglio 2008 at 11:49

    @grazie a tutti per le belle parole!
    @Andrea grazie a te, per me è stato un grande piacere divulgare le tue parole. Il mondo avrebbe bisogno di milioni di Andrea, tanto reputo prezioso il tuo lavoro :))

    Rispondi
  24. Andrea Lawendel says

    lunedì 14 Luglio 2008 at 16:06

    Ennò, così non vale. Sono diventato più rosso di un ripieno di Sapesta, belandi…

    Rispondi

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