Era già tutto previsto fino al punto che sapevo che oggi tu mi avresti detto che non siamo più felici, che per te ci vuole un uomo…
Si dice sempre che i sondaggi non facciano testo, specialmente per materie con così tante variabili come la politica, ed invece ieri è successa una cosa buffa, strana e volendo fare i pignoli persino preoccupante, i due maggiori quotidiani nazionali hanno fatto un sondaggio sulle sorti del Partito Democratico e in entrambe le sedi il risultato è stato identico a quello che vedete nell’immagine, tra parentesi ci sta pure il mio voto, che mi duole dirlo, rispecchia e si omologa alla maggioranza. E lo dico senza alcun tipo di trionfalismo. Questo è l’ennesimo segnale del livello di scollamento tra la base elettrice e i propri eletti/candidati.
Voglio subito precisare che sono contenta che Uòlter abbia rimesso il mandato, era la cosa più giusta da fare e, a differenza di tanti altri casi e situazioni, questa volta a mollare è una persona per bene, un onesto, un buono. Però dai, siamo sinceri, qua non si trattava di organizzare la gita parrocchiale, insomma avevamo bisogno di un mastino ed abbiamo messo a capo del partito un cocker. Come sarebbe andata a finire era già tutto previsto, era solo una questione di tempo. In questi mesi gli avete mai osservato la muscolatura facciale? La maggior parte delle volte era una maschera contratta. Voglio bene a Uòlter (senza se e senza ma) e spero che presto gli rispunti il sorriso e l’entusiasmo, è un buono; da un certo punto di vista l’uomo giusto arrivato nel momento sbagliato.
Il suo buonismo kennediano alla fin fine è stata la nostra condanna, l’inizio della fine. Non si può combattere gli squali con il retino, Uòlter, tu te ne devi fare una ragione. Noi contro sto squalo abbiamo urgenza di un esercito di piraña, altrimenti non ne usciamo.
Non ci si può illudere che i problemi all’interno di quel assieme schiamazzante che ostinatamente definivi partito, sarebbero scomparsi da soli, semplicemente ignorandoli. Adesso lo sappiamo tutti.
Ti rendi conto da te che l’elettore-tipo non è che si senta tranquillizzato ad avere all’interno di uno stesso partito, nella fattispecie il suo, mille voci discordanti su qualunque tematica, e la Binetti, ahinoi, ha dato abbondante prova di non essere in grado di saper accettare democraticamente quello che unitariamente veniva indicato. L’elettore tipo a vedere andar via Marino dalla commissione sanità, qualche domanda se l’è fatta. Avresti dovuto fartele pure tu, non credi?
La disfatta di Soru è solo l’ultimo episodio di una lunghissima serie di errori, non raccontiamoci storie, dai, si è passati da continue spinte in avanti e successivi inspiegabili dietrofront. Qua la gente si sta ancora chiedendo se nell’affrontare una tematica spinosa come il testamento biologico non si tenti (anche) di rimettere in discussione la 194, per dire. Qua siamo ancora a smarcare, sul tabellone elle cose mai fatte, voci come DICO, ad esempio, e ancora non si è capito cosa caspita propone il Partito Democratico. Qua siamo ancora sotto choc per la faccenda Cosentino che, per l’ennesima volta, ha dimostrato l’inadeguatezza del partito di fronte a delle scelte nette e cristalline. Qua siamo di fronte ad un assieme di trafficoni che tengono di più alla loro carriera e poltrona rispetto a quello che dovrebbe essere il loro unico obiettivo, ovvero il bene comune, e questo vi ha resi spaventosamente simili a quella che dovrebbe essere la vostra-nostra controparte. E lo scrivo proprio perché tu caro Uòlter, tra tanti, sei uno dei pochi che non è così, e lo hai dimostrato, finalmente.
Ciò non toglie che la sensazione che ho avuto, dal primo istante, è di aver di fronte una persona per bene in un contesto di squali (da una parte ma anche nel tuo stesso partito) la tua fragilità, la tua debolezza, il tuo accanimento a non voler imporre soluzioni ma a ricercare instancabilmente delle conciliazioni che potessero accontentare i notabili all’interno della segreteria e di tutto il partito, sono stati il cancro che ci ha portato a questo punto. Se hai peccato lo hai fatto in buona fede, su questo ho pochi dubbi e non lo scriverei di qualche altro del partito. Uòlter hai peccato di presunzione, faciloneria, superficialità, ma sopratutto, ed è la cosa che in realtà ha pesato di più, è stata assolutamente deleteria la tua scarsa capacità di analisi tra la società ideale che avevi (ed abbiamo) in mente e la realtà dei fatti, da qui la scarsa chiarezza sui percorsi che ci avrebbero, forse, fatto individuare soluzioni realizzabili. Io non sono tra quelli che hanno dato addosso a Prodi e non ho affatto gioito quando se ne andò, come oggi non gioisco ad osservare il tuo volto disfatto da notte insonne. Sei un uomo vero, pieno di pregi e difetti, ma su tutto spicca la tua limpida lealtà, e di questo ti ringrazio davvero tanto.
La Sardegna ha voltato pagina e tu sei rimasto schiacciato, se a qualcuno venisse in mente di sostituirti, com’è naturale che sia, non pensi di ignorare il percorso fatto fino ad oggi, inclusi gli errori, intendo, perché come hai detto questo non è il PD che sognavi. Bè, a costo di stupirti, ti rivelerò che la pensiamo così in tanti (ma tanti), si tratta di capire perchè, tu che avevi tutti gli strumenti per poterlo evitare, non hai impedito che diventasse l’ibrido inutilmente stupido, ch’è diventato.
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E ‘mo, che famo?!?
… se dopo quasi un anno di governo berlusconi, di lodi incostituzionali, di decretazione d’urgenza selvaggia, di leggi ad personam ed annunciati di colpi di stato, di aumento delle tasse e della criminalità (e taglio dei fondi alla polizia), di crisi economica incipiente (e nessuna misura approntata per farvi fronte), dicevo, se dopo tutto ciò per cui ieri sera Beningni ha fatto ridere (spero amaro) 14 milioni di persone, in Sardegna il popolo italiano, sardonicamente, non ha esitato a rovesciare il colore del proprio governo locale a favore di un Cappellacci qualunque, allora il segnale è preoccupante. E’ una deriva della base verso un (agognato?) totalitarismo (Ah, che titoli trionfanti stamane sui giornali di destra! Ma adesso con chi ve la prenderete, poveri str.#zi!?) che non è frutto di una sussurrata opposizione o di errate prese di posizione sull’eutanasia o sui dico, qui è una grossa fetta di Italia che, proprio come l’Inter in campionato, se ne va in fuga; con la differenza che mentre a settembre le squadre ripartono tutte dai blocchi di partenza, da questo termidoro, con la Costituzione rivoltata, difficilmente si tornerà indietro…
Speriamo che Uòlter non si sia immolato invano, e chi sta all’opposizione abbia il buon senso di capire che ci sono problemi più importanti che accapigliarsi per la sua poltrona.
Speriamo…
Sale e giò, bellissimi commenti, tutti (purtroppo) troppo veri.
Non nutro alcuna speranza per l’avvenire del PD. Ma proprio nessuna.
E sono d’accordo con Giò, quando dice: “Da questo termidoro difficilmente si tornerà indietro”. Sarebbero stati questi gli anni per fare opposizione vera, anziché essere, come dice Ellekappa, “diversamente concordi”. Sarebbero stati questi gli anni per fare scudo in qualsiasi modo ad una democrazia agonizzante, per tutelarla dal bonapartismo avanzante, per avere ben presente che ciò che è conquistato non è conquistato per sempre. Che tornare indietro è sempre possibile. Che la barbarie è ormai dietro l’angolo. Anzi, l’ha già svoltato. Personalmente mi sono sentita tradita, ogni giorno. E non penso che smetterò di sentirmi così, quale che sia la nuova leadership. Tradita e impotente.
Che senso aveva, ad esempio, lasciare libertà di coscienza quando bisognava difendere la Costituzione, il ruolo del Presidente della Repubblica, la divisione dei poteri? Lasciare libertà di coscienza riguardo al voto e nel frattempo convocare manifestazioni in difesa della Costituzione?
Mah. We’re just two lost souls swimming in a fish bowl, come dicono i Pink Floyd.
Credo che sia il momento di fare pulizia e di mandare in pensione la classe dirigente ex di sinistra. Wòulter compreso.
Si sono arricchiti (vi rendete conto che Prodi era l’uomo della Goldman Sachs?) ok, hanno lasciato il paese allo sbando, ok, ma adesso se ne devono andare a casa.
La destra fa il lavoro della destra, inutile scandalizzarsi, quello di cui il paese ha bisogno è una sinistra che fa il lavoro della sinistra! E questi signori, che sono cresciuti al sicuro, nei palazzi della politica, non possono capire le difficoltà che noi, cittadini che combattono per restare a galla, incontriamo ogni giorno!
Niki