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Schiamazzi grafomani attorno ai fornelli

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Il Talento di Mr. Kranz number two!

kranz_mele-01

Non posso resistere fino a domani, già lo vedete, ho cominciato a spiluccare ‘sta bontà nel mentre che facevo le foto (si vede, si?) perciò figuriamoci se mi metto calmina fino a domani, non se ne parla proprio. Per fare questo dolce, che tra parentesi, come dissi pure qua, è il mio preferito, ho aspettato la domenica giusta, quella in cui si è sufficientemente acciaccati da non aver voglia d’uscire ma non abbastanza da starsene tranquillini, magari  a letto, a leggere. Del resto come ho già detto, il talento di Mr. Kranz sta proprio nel suo trasformismo rimanendo sempre buonissimo, anzi eccellente, secondo me al di sopra di qualunque altro dolce da colazione.


Non è difficile, anzi proprio per niente, ci vuole solo un po’ di pazienza nel rispettare i tempi di riposo dell’impasto (2+2+2+1½).

Quando ho deciso di farlo, ieri mattina, avevo calcolato più o meno tutto, difatti mi ero organizzata mentalmente tutti i vari passaggi coll’impastatrice, visto che la mia manina è ancora dolorante. Peccato che mi sia completamente dimenticata le girate della sfoglia e li, veramente, ci sarebbe voluta una telecamera per registrarmi perché dire ridolini non rende per nulla l’idea, però oramai ero in ballo e bisognava uscirne fuori. Magari non avrò fatto girate perfette, ma con una mano e mezza non si poteva pretendere di più e tanto vale precisare che la mezza era pure guantata perché con le escoriazioni non si sa mai, però je l’abbiamo fatta uguale, dai, e al primo assaggio mi pare che ne sia pure valsa la pena :-P

kranz_mele-02

La ricetta è di Ernst Knam, chi mi legge da un po’  sa che ho una vera e propria passione per questo chef, basta guardare qua, qua, qua e qua, non ci posso fare niente amo il suo stile, il suo modo di spiegare in maniera semplice anche le ricette più elaborate. Questo è il suo kranz, lo potrete gustare nella sua pasticceria milanese, e ve lo consiglio di cuore, è un’esperienza indimenticabile! Per chi, invece, non ha la possibilità di andare a Milano gli suggerisco di organizzarsi, magari tra una lavatrice e l’altra, per farlo, perchè ne vale (tantissimo) la pena. Insomma ci saranno bene dei buoni motivi per cui l’ho eletta a mia colazione del cuore, no?

Come potete osservare dagli ingredienti è un dolce a basso costo, gli unici effetti speciali ne derivano dalla lavorazione :-)

Kranz con le mele (di Ernst Knam)

kranz_mele-03

Ingredienti

15 g. di lievito di birra (fresco)
20 g. di latte in polvere
480 g. di farina forte 0 (La farina 0, detta forte, con i lievitati è decisamente meglio perché rende gli impasti più elastici e resistenti)
40 g. di zucchero semolato
15 g. di malto in polvere
280 g. di burro
300 g. di crema frangipane (*)
2 mele
1 pizzico di sale

In una ciotola impastare il lievito di birra, il latte in polvere, la farina, lo zucchero, il malto e 200ml di acqua. Aggiungere 30 g. di burro, tagliato a pezzetti e il sale, quindi mescolare bene il tutto con un cucchiaio di legno. Lavorare l’impasto a mano fino a formare una palla e lasciarla riposare in frigorifero per due ore.

Con un coltello incidere una croce sulla superficie dell’impasto ed allargare bene le estremità con le dita, fino a formare una specie di quadrato di pasta. Lasciare riposare in frigorifero, nella pellicola, per altre due ore.

tirare la pasta a uno spessore di 6-7 mm e mettere al suo centro il restante panetto di burro ammorbidito (250 g.) appiattito leggermente con le dita, il mio era a temperatura ambiente. Ripiegare la pasta sul panetto, avendo cura di sovrapporre i lati in modo da chiudere (cioè avvolgere) il burro nell’impasto.

Cominciare quindi le girate: con un matterello tirare al pasta a uno spessore di circa 7-8 mm e ripiegare in 3. Ripetere l’operazione 3 volte e fate riposare nuovamente in frigorifero per due ore.

Col matterello stendere l’impasto ad uno spessore di 3mm, in modo da ottenere un rettangolo. Preparare la crema frangipane, se già non l’avete preparata in precedenza, e con una spatola spalmatene un velo sul rettangolo di pasta. Poi pelate le mele, e queste si, conviene prepararle al momento, sono solo 2 e si fa presto, tagliare le mele a fettine sottili e disporle sulla crema.

Posizionandovi sulla carta forno bagnata e strizzata, che userete per foderare lo stampo, arrotolare strettamente la pasta in modo che la farcitura e le mele non fuoriescano, quindi tagliare il rotolo a metà, nel senso della lunghezza, e con le due parti formare una treccia.

Aiutandovi con la carta forno, riporre la treccia nello stampo da plumcake, basterà una misura di 25 x 8 in altezza (ma usate un po’ quello che avete! 8-)) , lasciare lievitare a temperatura ambiente per circa un’ora e mezza, finché non sarà raddoppiato in altezza. Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C. per 20-30 minuti. Infine lasciare raffreddare e sformare il kranz, prima di servirlo. Se volete potete arricchirlo con zucchero a velo, io l’ho preferito nature, perché, forse non ci crederete, ma questo dolce lo adoro proprio perché non è molto dolce!

Crema frangipane

100 g. di burro
100 g. di zucchero semolato
1 uovo
100 g. di farina di mandorle
30 g. di farina 00

Mettere il burro a pezzetti con lo zucchero nella ciotola dell’impastatrice e sbattere fino a che non saranno amalgamati, aggiungere l’uovo precedentemente sbattuto con la forchetta, aggiungerlo lentamente, a filo nel mentre che la frusta continua ad andare.
A questo punto continuare con un cucchiaio di legno e amalgamare al composto la farina di mandorle setacciata con la farina 00. Continuare a mescolare bene per qualche minuto, finché il composto non risulterà omogeneo. Conservare in frigo fino al momento di usarlo.

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Reader Interactions

Comments

  1. michela says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 15:19

    ^_^

    davvero invitante!
    E le foto dei cibi sono per me un balsamo di buonumore.

    Rispondi
  2. lydia says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 15:20

    Da forse ex fan sfegatata di Knam ti dico che secondo me questo è più bello dei suoi

    Rispondi
  3. Elvira says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 15:30

    Mi sono persa qualcosa, ma cosa ti sei fatta alla mano??? Auguri di pronta guarigione, e grazie per questo mr kranz n. 2, che gia’ il n. 1 mi aveva abbastanza steso!!!!! Baci!

    Rispondi
  4. Cristina says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 15:59

    Quando è che posso passare a ritirare il mio kratnz?
    Ispira da morire…

    Rispondi
  5. fra says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 16:20

    Oddio sembra davvero delizioso. Lo proverò sicuramente…fammi trovare solo il week end ideale e lo sforno di sicuro!!!
    Un bacio
    fra

    Rispondi
  6. Giò says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 19:21

    me ne servirebbe giusto uno per ripigliarmi dall’influenza!sembra meravigliosamente buono

    Rispondi
  7. polinnia says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 19:39

    io adoro il Kranz…hai ragione: impossibile resistergli!!! bravissima deve esserti venuto benissimo!!!!

    Rispondi
  8. Mattarella says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 22:03

    Bellissimo!!ma che pazienza!!io non sono ancora pronta a cimentarmi con opere così impegnative ma la crema frangipane l’ho già copiata!!

    Rispondi
  9. cri says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 22:48

    mi sono preoccupata seriamente quando ho letto la parola “impastatrice”…ma poi nella ricetta ho visto che si può impastare a mano. Secondo te ce la posso fare? Yessss we can? Voglio provarci!

    Rispondi
  10. Lo says

    lunedì 23 Febbraio 2009 at 23:45

    ecco il kranz è una cosa che davvero voglio provare…come mi ispira! un bacione

    Rispondi
  11. nishanga says

    martedì 24 Febbraio 2009 at 02:15

    questo kranz mi entusiasma, domani ho in programma una sosta lunga in cucina per la pastasfoglia e spero solo di non fare casini visto che sono abbastanza simili, mi vedo già ad appiccicare pos-it sugli impasti e speriamo che nessuno se ne accorga, ci pensi alla figura da rimbambita?
    ..Impasto sfoglia h12.30 fino a h 13 in freezer..
    grazie per la ricetta, ti saprò dire.

    Rispondi
  12. miciapallina says

    martedì 24 Febbraio 2009 at 09:37

    Io non ti conosco (poppoppoooooo)
    Io non so chi seiiiiii( poppopppopoopooooo)
    So che hai cancellato, in un lampo i sogni meiiiiii…..

    Vabbè…. forse la strofa esatta della canzone non è questa, ma sto qui a rimirare la foto e a rileggermi la ricetta, e non è neppure che abbia fame, o la solita libidine che mi prende quando ti leggo (quando leggo le tue ricette….).
    Questa volta è pura ammirazione di questo coso che sa di bello, di buono, di profumo….

    Soupir…..
    Gros Soupir!

    nasinasi incantati

    Rispondi
  13. fiordisale says

    martedì 24 Febbraio 2009 at 10:11

    miciapallina sei troppo forte, adesso mi terrò in mente sta canzone per tutto il giorno :-)

    Michela sai che fa lo stesso effetto anche a me?

    Lydia perchè ex? ch’è successo?

    Elvira essì, un po’, un paio di post indietro c’è spiegato l’arcano :-(

    Cristina tu che non ami molto il dolce probabilmente lo promuoveresti

    fra ehi poi sappimi dire eh

    giò ahi! l’influenza adesso che tra un po’ cominciano a germogliare i fiori e la vita? Ma sarà sfiga? Dai sta al calduccio e non leggere giornali, vedrai che in un paio di giorni ti ripigli

    pollinia è veramente buono, provaci

    Mattarella guarda l’impegno è solo nel rispettare i tempi, tutto il resto mi pare abbastanza facile, dai!

    cri no no no si fa tutto a mano, io ce l’avevo mezza sgarrupata e mi sono aiutata :-)

    Lo questo lo devi assolutamente provare. Il primo giorno in cui sei costretta a casa fallo!

    nishanga mi piacerebbe stare in un angolino e osservare le tue acrobazie coi post-it
    hahahahaahahah

    Rispondi
  14. lydia says

    mercoledì 25 Febbraio 2009 at 10:56

    Gì, ti premetto che sono sempre stata una sua grande fan, tanto da avere tutti i suoi libri con tanto di dedica….
    Ultimamente, però, a mio modestissimo avviso, la sua pasticceria mi sembra un pò scaduta.
    Qualche mese fa ero andata in “gita” con Virginia dello spilucchino e con un’altra amica del forum c.i. nel suo nuovo punto vendita milanese, abbiamo avuto la sensazione di torte poco curate, un pò buttate lì, non fatte da un grande come lui, ed anche tenute lì da un pò di tempo.
    A questo aggiungi che era da un pò che volevamo fare un corso con lui ed io ero in contatto con il suo staff per organizzarlo, non sto a fartela lunga, ma non hanno avuto un comportamento molto professionale, tanto è vero che abbiamo abbandonato l’idea.
    A parte ciò continuo a fare molti suoi dolci, e non solo, con grande successo, trovo la sua brisè tra le migliori e i suoi libri mi piacciono sempre molto

    Rispondi
  15. Cla says

    mercoledì 4 Marzo 2009 at 19:00

    azz, fortuna che ero qua ascorrere ‘ste pagine, m’ero persa questo sogno.
    sto copiando mi vedi?;P
    :)
    ****
    cla

    Rispondi
  16. northwood dundee letting agency says

    giovedì 19 Marzo 2015 at 12:52

    Il est membre honoraire de l’Université de Dundee et Reader en Écriture créative à l’Université de St Andrews.

    Rispondi

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