Sono costretta a fare un post un po’ veloce, ben diverso da quello che meriterebbe, ma ieri sera ho fatto un po’ tardi appresso ad un altro problemino di plagio, speriamo si risolva entro subito, altrimenti ci attiveremo come le altre volte (kepalle, ma non l’hanno ancora capito che non molliamo?).
Per ora parliamo di Gordon Ramsay e del suo Un sano appetito , và, ch’è meglio.
Allora il libro me lo sono letto 3 volte, è bello, vabbè questo già si sapeva, ho già fatto qualche ricetta, tra cui una zuppa ch’è stata una delizia… mmmmm chissà può essere che ve ne parli. E’ Marzo ed è scientificamente provato che a Marzo divento dispettosa ;-)
Tornando semiseria, è stato l’insieme di ricette-filosofia del libro che mi è piaciuta. Affronta il cibo apparentemente in maniera spartana, badando tantissimo alla materia prima e dilungandosi anche in spiegazioni, ad esempio affrontando l’argomento avena mette in guardia rispetto all’apporto calorico, credo che si ala prima volta che noto un’osservazione del genere in un libro che non sia specificatamente dietetico, il che la dice lunga sul metodo discorsivo che usa. In questo libro non troverete nessun alimento costoso o strano, ad esempio si parla di Omega3 in termini di sarde, per capirci.
La ricetta l’ho scelta per accontentare tutti, sia quelli che volevano una ricetta di Gordon che i lettori golosi. Ma l’ho scelta anche per altri due motivi, il primo è una sfida, perchè a me i dolci con la frutta dentro, fino ad oggi non mi hanno soddisfatto fino in fondo, si vabbè qualcuno era persino buono ma c’era sempre un qualcosa che alla fine mi lasciava con dei punti interrogativi e senza risposte, e l’altro è che Gordon ha usato per questa torta un insieme di spezie che per un dolce non avevo mai usato, davvero particolare.
Le foto sono quello che sono, ma co’ sto cielo plumbeo di pioggia da mane e sera, giusto per farci capire ch’è cominciato Marzo, la luce non è che fosse sto granché, ed io di effetti speciali non ne ho, perciò non si poteva pretendere di più, siate benevoli :-)
Torta di mele speziata di Gordon Ramsay
Ingredienti
1 kg di mele da cuocere (io ho usato le golden chennesò quali sono le mele da cuocere che dice lui!)
50 g di zucchero
30 g. di burro
2 mele rosse dolci e mature
il succo di un limone
225 g. di farina integrale
1 cucchiaino e ½ di lievito
½ cucchiaino di bicarbonato di soda
¼ di cucchiaino di sale marino fine
175 g. di zucchero di canna
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di zenzero in polvere
½ cucchiaino di noce moscata appena grattugiata
½ cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 uovo grande, leggermente sbattuto
50 ml di olio d’oliva
2 cucchiai di marmellata per lucidare
1-2 cucchiai d’acqua
Pelare il kg di mele, togliere il torsolo (con quell’attrezzino che fa il buco e le fa a spicchi, ci si impiega un attimo) poi affettarle o comunque tagliarle a tocchetti e metterle in una padella o in una pentola antiaderente, unire il burro e i 50 g. di zucchero. Cuocere a fuoco vivo per 10-15 muniti finché le mele non saranno praticamente disfatte a mò di purea e la (loro) acqua in eccesso non sarà evaporata.
In totale si dovrebbe ottenere circa 475 g. di purea di mele.
Pelare le mele rosse e usando l’attrezzino per eliminare il centro dell’ananas (il piccolo) eliminare il torsolo dopodiché affettarle con la mandolina, sconsiglio il coltello perchè le fette risulterebbero molto più spesse, ma nel caso lo usaste fate attenzione che sia affilatissimo e fate fettine sottili. Mettetele in una ciotola col succo di limone e un pochino d’acqua.
Scaldare il forno a 170° (180°) C . e foderare una teglia col diametro di 23 cm. nel caso non usaste la carta usate una teglia col fondo removibile.
In una ciotola mescolare la farina integrale, il lievito, il bicarbonato, il sale, lo zucchero di canna, la cannella, lo zenzero, la noce moscata, i chiodi di garofano in polvere. Fare una cavità al centro e versarci l’uovo sbattuto, e l’olio d’oliva e la purea di mele raffreddata.
Amalgamare fino ad ottenere un impasto liscio.
Mettere l’impasto nello stampo e livellatelo delicatamente con una spatola. Cuocere per 30 minuti finché si rassoda anche al centro. Poi con pazienza, sangue freddo, velocità e quant’altro aprite il forno e procedendo alla velocità della luce (vabbè, dai, ci siamo capite!), disporre le fettine di mela che erano da parte, cercando di lasciare n po’ di margine sul bordo. Spennellare le mele col succo di limone e rimettere in forno per altri 30-40 minuti, finché lo stecchino al centro non ne uscirà asciutto.
Lasciare intiepidire la torta prima di sformarla su una gratella. Scaldare la marmellata, Gordon indicava quella di albicocche, ma io avevo quella di mandarini e di zucca, ma questa è un’altra storia, ho optato per quella di mandarini. Spennellare la superficie per lucidarla. Questa torta tiepida è la fine del mondo, un profumo ed un aroma eccezionali. Adatta a chi non piace la roba iper dolce al mattino. Assì, è vero, dovrei parlare del topolino che si è fregato la fettina, ma in verità, in verità vi dico, non ricordo, non so e nel caso sapessi, sono stata fraintesa :-)))
uhm le spezie associate mi sembrano interessanti… sapresti dare l’idea dell’impronta che danno al dolce?
Chissà perché commetto spesso l’errore di venire a farti visita quando è ora di pranzo e io sono a digiuno e fino alle 14.30 come minimo non se ne parla di arraffare qualsiasi cosa di commestibile.
AAAAGH! Mi faccio del male da sola. Potresti almeno mettere delle foto orrende (così sarebbero pure antiplagio e antiacquolina)!
BTW, interessantissima questa versione della torta di mele. Io, personalmente, eliminerei lo zenzero perché mi sta un po’ antipatico… ma forse potrebbe venire bene lo stesso?
Uh, vorrei essere uno di quei topolini che potrebbero anche magari forse rubacchiare una fettina di torta!
Buona giornata, Gì!
bella e golosa! mi e’ proprio venuta voglia di ripeterla :D
e grazia anche per la segnalazione del libro
Mi piace tantissimo, soprattutto per l’uso delle spezie! Questo libro me lo devo proprio comprare
Bacio
fra
m’o fai apposta?…
ancora da fare col plagio??incredibile :(
quelle mele sottilissime quasi essiccate sulla torta mi piacciono da impazzire….
per quanto riguarda le mele, ricordo che una ragazza belga (per la precisione la cognata di Mariluna, ah ah) mi disse che per la Tatin si usano delle mele particolari che in Italia non si trovano, e di cui sfortunatamente non ricordo il nome….cerco di recuperarlo iin via delle Rose!)
Baci :)
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