Una volta pensavo che fosse complicato fare i grissini, nella mia testolina si era insidiata l’idea che per ottenere quei salsicciotti profumati e croccanti ci volesse chissà quale complicato macchinario industriale. Tutto questo fino al giorno in cui ho letto questo libro qui. Devo ammettere che lì per lì ero un po’ scettica sulla riuscita, ahem diciamo più onestamente sulle mie capacità, ecco! E invece incredibilmente, davanti ai miei occhi è successo il miracolo. Non ricordo dove l’ho letta la questione che ogni lievitazione è di per sé un miracolo ma devo ammettere che c’è un fondo di verità, quando metti qualcosa in forno e millimetro dopo millimetro lo vedi crescere il cuore ti balza in gola ed ogni volta ci si stupisce. Bè perlomeno a me capita proprio così :-) Ernst Knam, che col suo nome pieno zeppo di dure consonanti parrebbe uno chef complicato, e invece ha l’indiscutibile talento di rendere facile ogni cosa. La semplicità con cui espone le sue ricette è la panacea per le ansiose come me, si ha la sensazione di essere in grado di fare anche la ricetta più difficile, se è lui a spiegarla. Io amo quest’uomo, si è mica capito?
;-)
Grissini di focaccia con olive liguri
Ingredienti
420 g. di farina 00
21 g. di lievito di birra
175 g. di acqua tiepida
9 g. di sale
42 g. di olio extravergine
140 g. di olive liguri (o nere) denocciolate
Impastare la farina con il lievito di birra sciolto nell’acqua tiepida. Lasciare l’impasto coperto a lievitare per almeno 2 ore in un luogo senza correnti. Impastare ancora e fare lievitare di nuovo, per un’altra ora trascorsa la quale unire le olive tagliate grossolanamente. Formare dei salsicciotti e tagliarli a 30 cm. Metterli sulla teglia rivestita di cartaforno e un piccolo trucco che mi ha insegnato un panettiere in centro è di mettere un po’ di farina di mais sulla teglia, poggiandoci sopra i grissini girarli un pochino, giusto per far aderire la farina di mais sul grissino. Una volta che tutti i grissini sono allineati come soldatini lasciare lievitare ancora per 30 minuti, quindi cuocere in forno caldo a 220° finché non sono dorati (sui 20-25 minuti ma non perdeteli d’occhio)
Belli belli belli. Me li segno…
Cristina sai che ora mi è pigliata la mania per ste robe? Eppoi dico la verità, da single che non è che si abbuffa di pani e pagnotte, avere per casa robe croccantose che durano un po’ di giorni è il massimo dell’astuzia (vabbè, si fa per dire eh)
Ecco, così dovrebbero essere i grissini! Non quella robaccia industriale, filiforme…meravigliosi!!
daria uh mamma no quelli industriali che sono praticamente privi di qualunque aroma proprio no, eh Gurda proprio per mancanza di tempo non ho aperto il vaso di Pandora sulle lievitazioni industriali, ma aspetta che trovo quei 5 minuti per incacchiarmi in diretta e leggerai :-)))
Belli, rustici e gustosi, come piacciono a me!!!!
Bravissima!
Saretta prova a farli, vedrai che è molto più semplice di quel che sembra!
Belli questi grissini! Scommetto che sono talmente buoni che finiscono subito!
Tania ommama fammi andare a controllare ‘nzissamai :-)))
Ciao bellissimi questi grissini, fanno davvero gola! li proverò al più presto perchè il mio fidanz va letteralmente pazzo per i grissini liguri!!
Nicole innanzitutto Benvenuta con la B maiuscola. Spero che tra uno schiamazzo e l’altro riuscirai a trovare qualcosina di stuzzicante :-)
Wow, sei riuscita nell’impresa, bravissima!!
Che belli, davvero tanti complimenti!
Mariù essì eh, uno ci prova e ci riprova finchè non ci riesce. Però questi sono stati molto meno difficile di quello che pensavo
Complimenti, questi grissini non hanno nulla da invidiare a quelli del panificio!
Un bacione
fra
fra bè si in effetti una cosa da invidiare ce l’hanno: il prezzo!
Dai, su, dicci che hai scherzato! Che li hai comprati dal fornaio dell’angolo!! Non ce la farò mai, io, a rifarli!
:)
patrizia ci scommettiamo un caffè? Guarda ti sfido a non riuscirci (ma ti avviso dovrai impegnarti parecchio). Preparati a pagarmi un caffè… di quelli golosi eh!
ok dai, ci sto!
Vuoi scommettere che mi vengono un'”anguscia”!!
ti so dire domani!
A presto!
patrizia se segui le indicazioni passo passo coi tempi di lievitazione e metti il mais nella teglia, ti vengono perfettissimi (cioè vabbè bitorzoluti e bruttini lo sono di natura, ecco!:-))
bellissimi e dalla foto anche buonissimi! dici che sono facili da fare???mmm…cmq ci proverò ;)
Riuscitissimi!! … intanto mi hai dato voglia di sgranocchiarli subito e di ‘possedere’ il libro: troppe frustrazioni tutte insieme, non credi? :-)
Molto bella la foto a fagottino.
Dada, mannò che frustrazioni! intanto cuccati sta ricetta magari ne arriveranno altre, così non ti sentirai orfana di sto libro (che intendiamoci, per meritare, merita eccome!)
Ho il libro da parecchio tempo , ho già provato tante ricette e sono sempre riuscite benissimo .
E’ tra i miei preferiti. ciao ! chiara
Chiara ma questi li hai fatti? eddaiiiiiiiii che sono buoni!
li vogliooooooooooooooooo!
In casa ho tutto, e quasi quasi mi metto al lavoro per ingannare la noia da reclusione causa influenza!
che acquolinaaaaaaaaaaaaaa!
cricri ahi ahi oggi come stai? dai in bocca al lupo per una guarigione istantanea :-)
Non conosco tanto Knam, se non di fama, per le crostate di Lydia (Tzaziki), mi sa che e’ arrivato il momento di approfondire la conoscenza :D
Elvira in realtà è uno chef completo, anche io per anni ho pensato a lui come fosse un pasticcere, ma in realtà il suo libro sul pesce è splendido.
In genere questo o quello chef prima o poi propone una ricetta che non riesce o spiegata male o in maniera sbagliata o incompleta, ecco con lui questo non mi è mai capitato.
Che bello il tuo blog!! Grazie per essere passata dal mio! Bellissimi questi grissini, ci proverò sicuramente…ciao ciao!
Ciao Denise, benvenuta, spero che troverai un sacco di inspirazioni :-)
com è che tu possiedi tutti i libri che sono in cima alla lista dei desideri? eh???
anch’io pensavo che fare i grissini comprendesse una lavorazione complicatissima oppure qualche ingrediente segreto introvabile..i tuoi sono davvero spettacolari
Giò i libri sono praticamente la mia unica mania. li amo, li adoro, mi piace l’odore, ci imaparo di tutto. Pensa che ho ancora un vecchissimo ricettario datatissimo di una nonnina anteguerram, che lo regalò a mia mamma come regalo di nozze. Le ricette sono un po’ elementari, tra tra le tante ci stanno delle vere perle. Intendiamoci, non che tutti i libri che ho mi siano simpatici tutti alla stessa maniera eh. Anzi ce n’è qualcuno che gaurdo pure storto maledicendo i soldi che ci ho speso. Ma di questi non ne parlo manco, non vale la pensa sprecare il tempo, che preferisco usare con quelli (recenti o meno) che mi piacciono o m’intrigano di più.
ehm… ciao Sara… io ho provato a farli ma … peccato che a metà mi sono resa conto che nella ricetta non c’è scritto né quando aggiungere il sale né l’olio. :\ l’avrei messi d’istinto se me ne fossi ricordata ma seguendo pari pari la rictta me ne sono dimenticata e non essendoci scritti.. :(
ops scusami, non so perché ti ho chiamata Sara!! Avevo leto un commento e mi è rimasto impresso il nome Sara che, poi, ho associato a te -_- sorry.. sai.. la mattina, appena svegli.. (ergo, insonni!)
:) Comunque ho fatto così: ho lasciato ugualmente lievitare un paio d’ore. Rompendo l’impasto ho unito l’olio mischiato al sale, già sciolto, e messo insieme. Ho impastato per bene fino a che non fosse del tutto assorbito e l’impasto mi è sembrato anche bello.. Magari è solo apparenza eh! ;) vedremo!
ciao fiOrdivanilla il sale e l’olio in effetti non stava scritto neanche nella ricetta originale di knam stava scritto quando metterli, io li ho messi subito, nella farina nuda e cruda, poi ci ho aggiunto il resto (acqua etc)
credo ti vengano lo stesso, l’unica differenza dovrebbe essere nel risultato più o meno croccante, fammi sapere
piesse
grazie di avermelo fatto notare, adesso correggo la ricetta
fior! … ma sai che sono venuti una favola!!? no dico.. ma p r o p r i o p r o p r i o buoni!! Io non li ho portati fino a doratura, ma leggermente prima, dopo 25 a 210 gradi li ho tolti, erano perfetti. E io non li volevo durini, ma ‘normali’, croccanti fuori e ancora leggermente morbidi dentro. ma leggerissimamente :) inoltre:
– come ti dicevo ho aggiunto olio e sale dopo aver lasciato lievitare un paio di ore e ho impastato per bene fino a che non fosse del tutto assorbito e l’impasto mi sembrava bello bello! L’apparenza non mi ha tradito :)
– non ho messo le olive bensì l’uvetta dolce. Quindi sono venuti dei meravigliosi e gustosissimi grissini di focaccia all’uvetta, rigirati nella farina di mais come avevi consigliato tu. Giuro, mai assaggiati grissini così. Provali anche tu con l’uvetta, questo mix di dolce-leggermentesalato è davvero buono, gradevolissimo, ottimo! Dopo averli tolti dal forno ho dato un po’ di macinate di pepe sopra e un pizzico di sale ancora.
Grazie mille per avermi risposto subito in ogni caso!:)
sei stata nominata :)
Deliziosissimi questi grissini! Come ti avevo già detto li ho fatti diverse volte, e sono venuti sempre squisiti!
Ora finalmente sono anche riuscita a pubblicarli prima che sparissero tutti prima di riuscire a fotografarli ^_____^
Grazie davvero di cuore per la tua ricetta!
Questa la mia versione con farina di kamut:
http://anastasiagrimaldi.blogspot.it/2012/03/grissini-di-focaccia-ligure-con-olive.html
Ciao Any
Great weblog here! Additionally your site lots up very fast!
What web host are you the usage of? Can I am getting your associate hyperlink for your host?
I desire my web site loaded up as quickly as yours lol