Si lo so, non ditelo. Le donne normali, in genere, per il proprio compleanno scelgono, chessò, gioielli, viaggi organizzati, un vestito un po’ speciale, di quelli che bisogna farsi il leasing per poterselo permettere, oppure, ultima moda, rifarsi qualche pezzo dell’hardware. Ma io no. Chevvidevoddì, io so’ anormale e, a parte giusto i gioielli, le altre cose me ne potesse fregà de meno, come direbbero a Roma. Però quest’anno sono riuscita ugualmente a farmi un regalo un po’ speciale, che avevo in mente già da mesi, che desideravo da anni: una vera madia!
Roba d’altri tempi. Nella mia famiglia ne ebbe una solo mia nonna, ereditata da sua madre che la ebbe da sua madre, che la ricevette come corredo da sua madre e via di seguito, insomma esisteva da prima che esitesse l’Italia, tanto per capirci, chissà che fine ha fatto in quel di terra calabra, boh! Quella di mia nonna era diversa nelle fattezze, di noce scuro e molto più grande, adatta alle case di una volta, con la cucina immensa, alle cui pareti erano appese tutte le pentole e gli utensili erano pochissimi e sempre a portata di mano. Ricordo con piacere quella cucina, nella perenne penombra per ripararla dalla calura estiva, si affacciava direttamente verso un cortile interno, dove noi bambini, una divertente miscelanea di cuginetti provenienti da diverse città del nord, giocavamo nelle ore più calde, frammenti rubati ai momenti del mare.
Sarà stato per questo richiamo al mio remoto, che quando vidi la prima volta questa madia capii subito che sarebbe stata mia. Mi piaceva l’idea di considerarla una specie di “prima pietra” per ricostruire tutto il resto della mia vita che avevo un po’ trascurato. In realtà non è stata proprio la prima pietra, perchè è arrivata praticamente per ultima, bisognava reinventarsi spazi e architettura d’interni, bisognava buttare via mobili e sostituirli con altri più appropriati. Ma, ancora prima, bisognava ricercare dentro di me le motivazioni e le antiche sensazioni che nel tempo selvaggio avevo un po’ perso di vista. Diciamo che, secondo me, è arrivata nel momento giusto, nel momento perfetto perchè potessi godere i vantaggi pratici, ma pure il benessere psicologico. Francamente non avrei mai immaginato che potesse risultare così comoda, ci sta tutto e praticamente si può stendere la pizza cogli ospiti seduti a tavola, e insomma non devo spostare e smontare mezza cucina per crearmi lo spazio di lavoro come prima, ovvero questo era un ottimo alibi per farmi passare la voglia prima di cominciare, lei è sempre lì, pronta all’uso, pulita, con mille utensili nascosti nel capientissimo cassettone, e sotto ci stanno le decinaia di farine, che prima tenevo sparpagliate per la cucina, senza che un’idea di logica potesse prevalere sulle difficoltà oggettive di organizzare meglio gli spazi. Quest’anno sarà ricordato negli annali per l’ingresso di questo pezzo della mia cucina, che non è solamente un pezzo di mobilio, nella mia vita, fino ad oggi le ho sempre viste da distante, da spettatrice non coinvolta, quest’anno ho avuto la fortunata esperienza di poterci impiastricciare, e devo ammettere che è stata, ed è ogni giorno, un’esperienza gioiosa, una pillola di benessere a portata di mano, come si suol dire.
Bè si in effetti sarebbe stato giusto che vi raccontassi la serata del compleanno, ma (voi scuserete) sorvolerò. Ho preferito dirottare, mostrandovi lo spazio di lavoro dove impasto e a volte, azzardando, invento. Mi piaceva l’idea di condividere con voi un sogno del passato diventato concreta realtà; perchè mica è vero che i sogni non si avverano mai e non è nemmeno giusto che si abbia attenzione solo verso chi ha la frantumazione dei propri desideri, insomma la vita mica sempre è na fregatura. Basta crederci fino in fondo e i sogni si avverano, i miei pasticci ne sono la prova.
ahahaah, anch’io sono anormale allora. Manco dei gioielli mi frega niente. Magari posso cadere sulla tecnologia, ma solo quella utile (pc, macchina fotografica)… pensa che in casa abbiamo una tv che avrà vent’anni ma tanto, per quello che la guardiamo! La tua madia invece è meravigliosa… Dev’essere una goduria pasticciare lì sopra. Però della serata dovrai pure raccontarci, no?
ciao
Ennò, la serata è top segret! Ah appropò, non sono andata da Rina, tutto rinviato, ma tanto ci vado spesso, al limite ti chiamo, eheheheh!
sui gioielli, mmm bè dipende dal gioiello, ce ne sono certi che rapiscono l’anima. Sulla teNNologia ti do perfettamente ragione, ho una casa a mezza via tra lo spartano e l’iper tecnologico, fa conto che sono stata una delle fortunate che comprarono la bilancia “contacalorie” elettronica (non mi ricordo manco quanti anni fa, ‘mbo!)
Ma è bellissima… Sai… anche io ne sogno una simile da un po’… vermanete sogno tutta la mia cucina diversa da com’è… già da un po’… ma aspetto… aspetto e aspetto… di mettere radici da qualche parte (siamo sempre con un piede dentro casa e l’altro in chissà quale altra… da affittare o comprare… qui o altrove…). Mi piace un sacco… BELLA SCELTA! BEL REGALO davvero!
eccolo il regalo quindi. Grazie di avercela fatta vedere e vivere con le tue impressioni, emozioni ed osservazioni. Pensa che una cosa simile sta succedendo a me: dopo aver avuto 2 cucine tutte ad incasso con i cassettoni scorrevoli (scomodissimi!) con il mio Carlo abbiamo deciso che la prossima cucina avrà la dispensa e la madia come una volta. Comodità e bellezza: cosa chiedere di più?
Albicocchina vedrai che un giorno avrai la casetta dei tuoi sogni, l’ho detto, basta avere un’idea ed esserne parecchio convinte e alla fine si vince! Grazie per gli auguri, immagino che sarai sommersa dalla neve, vero?
Francesca hai proprio ragione, poi secondo me le donne hanno una visione più lucida e pragmatica degli spazi domestici, specialmente per qello che riguarda la cucina. MA lo sai che le case dei single che mi è capitato (e capita) di frequentare hanno cucine micro-micro dove non c’è spazio manco per una forchetta? In compenso hanno saloni straenormi. Ecco per esempio questa è una scelta che non farei mai. La cucina e il bagno, in una casa, sono i veri spazi in cui ci si rilassa … vuoi mettere un bel bagno bollente di un’oretta, magari ascoltando qualcosa di classico, al posto della doccia frettolosa? non c’è storia, davvero non c’è storia
mi associo a voi quanto a gioielli e abiti! l’ho scritto proprio oggi, sono abitudinaria da matti e pochi fronzoli! :-) cado un po’ sull’arredamento, ecco.. lì qualche sfizio me lo concedo. e se passo da medagliani poi.. che sciocchezza, forse, direbbe mia mamma, ma qualche formina o stampino lo prendo sempre. bravissima per la madia! :-)
Quando abbiamo “messo su” questa casa, 10 anni fa (compiuti proprio ieri!), c’era un grande soggiorno con angolo cottura. Adesso c’è una grande cucina con angolo soggiorno… e ancora sto cercando di farci stare dentro altri pezzi. Il bello è che alla fine un buchetto si trova, come per magia!
La tua madia è bellissima, un gioiello vero e proprio: usala tanto tanto tanto, che poi diventa ancora più bella!
Anche io amo e desidero alla follie, delle cose che per altri risulterebbero insiginificanti, ma de gustibus non dicutandum est ….
E’ esaltante il momento in cui si riescono a possedere.
Baci
adina uh come t’invidio col tuo medagliani! qualche volta mi dovrò decidere a farci una gita spendereccia!
Elisabetta ma che bello, sei in pieno anniversario allora! senti un po’ ma anche per te funziona la questione che siccome è a ridosso di Natale non si fa niente? Io mi sposai il 16 dicembre, compio gli anni il 18 e poi c’è Natale, ma sai che più di una volta il malandrino s’appellava all’indecisione pur di non farmi il regalo?!?!?!? ma roba da matti, sti uomini se ne inventano sempre una!
Lenny hai proprio ragione, io sono più felice che con un brillante da 6 carati.
Anche perchè non so mica come verrebbe in forno :)
Siamo in anniversario della casa, quello di matrimonio è tra due mesi esatti.
Lasciamo cadere un velo pietoso sul capitolo regali… io ho una splendida collezione di “pacche sulle spalle”, in vari modelli…
Auguri in ritardo, sono ancora in tempo?
È bellissima, giusta di dimensioni e perfetta di colore…dove l’hai trovata?