Questo è il primo post dell’anno, e lo scrivo ora, all’alba, appena rientrata dalla notte capodannesca, dopo aver fatto colazione a porto antico, lo pubblico per tenere fede al mio primo buon proposito per l’anno nuovo, che sarà niente, però per iniziare bene può pure andare. Sulla serata e quant’altro, semmai, vi aggiornerò più tardi, adesso voglio parlare di questo risotto che in realtà è stata la mia ultma ricetta dell’anno.
La curiosità su tutta la questione melograno me l’ha messa (la grande) Comida, ma questo risotto nasce addirittura da una sfida di Iron Blog, con cui tra l’altro Adrenalina si è aggiudicata la fase successiva del campionato; in seguito lo ha riproposto anche Stella di sale, insomma per farla breve che l’ora è tarda (o è assai presto, a seconda dei punti di vista), ma ci tenevo a sottolineare che mi sono cimentata a fare qualcosa delle grandi (wow). Io ho fatto delle variazioni sul tema, qualcuna involontaria, come i pistacchi che me li so’ proprio scordati, come si fa direte voi, eh si fà, si fà … ahi voja se se fà.
Ingredienti:
320g di riso carnaroli
1 scalogno
40g di burro
2 melagrane
3 rametti di aneto
una gratuggiatina di zenzero
1 bicchiere di vino bianco
1 dl di brodo vegetale
50g di caprino dell’alta langa
Sale e pepe (in realtà ho usato il barattolino con i 3 pei assieme
Tritate llo scalogno e metterlo a rosolare a fuoco basso in un’ampia padella con il burro, aggiungere l’aneto tagliuzzato e lo zenzero. Quando la cipolla avrà assunto un colorito dorato aggiungete
il riso e lasciatelo tostare fino a quando non diventa traslucido,
mescolando per farlo insaporire; bagnate con il vino (a temperatura ambiente) e lasciatelo
evaporare completamente.
Versate un mestolo di brodo bollente e portate a cottura il risotto,
aggiungendo altro brodo solo quando il precedente è stato
completamente assorbito. Mescolate spesso.
Con lo spremiagrumi, ricavate il succo da una delle melagrane e
sgranate la seconda, raccogliendo i chicchi in una tazza. Quando il
riso è cotto, spegnete il fuoco regolate di pepe e sale, aggiungete il
succo e i chicchi di melagrana e mantecate con il caprino.
Lasciate riposare per 3 minuti circa, prima di servire.
Sono le 7 e mezza passate, non voglio manco controllare errori o svariani, domani, cioè più tardi rileggerò) per adesso vi auguro un sereno anno nuovo a tutti
…E allora io sono la prima, e ne sono lieta, a farti gli Auguri: Felice 2008, che sia un anno strepitoso!
Un abbraccio,
ciao
Grazia
Ciao, fiordisale, invogliante questa ricetta che non conoscevo: la farò oggi per me e per una cara signora amica ottantenne che ho invitato a pranzo per condividere la tavola e la voluta solitudine di questa giornata.
Certo non ho il rametto di aneto, ma ne farò ameno per oggi: forse aggiungerò un bicchierino di sambuca, dato che qui vicino c’è quella Molinari nata a Civitavecchia. Ti farò sapere.
Buon Anno 2008: ti ho appena trovato, cercando blog “gastronomici” e non solo.
Marina
Grazia ma augurissimi pure a te, mi sono appena gustata la cronaca della pandoraf, sei veramente simpatica e tuo marito dev’essere pure lui un bel tipo (ma sicuramente è un uomo consapevole della sua fortuna!) Ancora Auguronissimi mia prima commentatrice del 2008!
Benvenuta la cuoca itagnola sono molto contenta che tu sia capitata qua, ho avuto la possibilità di conoscere il tuo bellissimo blog, ed ora me lo studio proprio bene, con la speranza di trovarci un sacco di ricette spagnole. Auguri di un felicissimo 2008.
BUON 2008 … anche da me… ci vediamo martedi 8 in ufficio :(
Albicocca sono strafelice di inaugurare l’anno con te, già mi fai tornare la voglia di andare in ufficio! baci a tutti e tre e auguronissimi
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