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Schiamazzi grafomani attorno ai fornelli

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Sprazzi di rosso

risotto-vino-radicchio.JPG
Ebbene si, non è assolutamente vero che sono iper-iperattiva, o meglio, lo sono, quando lo sono, quando ho il turbo inserito, ed allora è assai arduo riuscire a fermarmi. Poi ci sono questi momenti intimamente desiderati, anche se in maniera inconfessabile, in cui mi crogiolo nel piacevolissimo dolce far niente. Che a dire il vero non è proprio un non-far-niente, ma è una sorta di fermarsi e mettere un po’ d’ordine fuori e dentro di me, e la cosa, nonostante inizialmente mi disorienti un pochino, strada facendo noto che mi da nuove sicurezze ed energie, il che, inutile dirlo, mi fa un gran piacere, perché in questi momenti iene fuori il mio ascendente vergine, bisognoso di ordine, organizzazione e metodo. Ad esempio ho scoperto proprio in questi giorni di avere il pc strapieno di foto di ricette mai pubblicate, qualcuna, essendo storica e rodata da anni, riesco a ricostruirla con un solo sguardo alla foto, per altre, invenzioni estemporanee dettate da tanto estro ma pure da quello che la cambusa in quel momento offriva, mi sà che le abbiamo perse per sempre, devo migliorare la question, mi sa. Quel tanto che mi sembra di fare, e che talvolta m’appare fin troppo, evidentemente non è ancora abbastanza, faccio pubblica ammenda e tento sornionamente di perdonarmi, tenterò di reinventarmi. In fondo è pure divertente, almeno non ci si annoia no?!  :-DComunque ho sfatato un ulteriore detto popolare, ovvero che si pubblichi più di quanto si mangi, che poi era uno dei timori per cui ho tentennato così tanto prima di prendere il blog in maniera più seria, dentro di me mi dicevo, sono single, non potrò farcela mai, e invece ho esattamente i problemi opposti, É bello poter fare questi riscontri tra realtà e proprie convinzioni e scoprire di essere contenti di essersi sbagliati, no? Perché, non è assolutamente vero, la verità sincera è che si mangia molto più di quanto si pubblichi, arrendiamoci all’evidenza, questa è la verità, single o non single!

Rimuginando attorno a questi massimi sistemi (ah ah ah) mi sono preparata un risottino che avevo adocchiato nel bellissimo sito di Cristina e che mi ero ripromessa di rifare quanto prima. La particolarità sta che l’ho fatto con l’ultima bottiglia di Beaujolais Nouveau, residuo di un inverno che evidentemente mi ha visto poco protagonista col bicchiere in mano :))) Comunque il tempo inclemente ha fatto si che non si rovinasse, mi dicono gli esperti che il Beaujolais Nouveau, come molti altri novelli, ha un tempo limite di consumazione che si aggira appunto verso fine Marzo, quindi ci sto dentro in pieno, poi ci sta dentro il radicchio di Treviso, per cui nutro una vera e propria passione, lo mangerei in qualunque maniera.

Risotto con Beaujolais Nouveau e tardivo di Treviso

ingredienti per 2 persone

160 g di riso
100 g di tardivo di Treviso
20 g parmigiano
1 scalogno
2 cucchiai d’olio
1 noce di burro
1 litro brodo vegetale
¼ l di vino Beaujolais Nouveau (va benissimo un vino rosso corposo)
sale
mix di pepe alla creola in grani

Appassire dolcemente lo scalogno nell’olio, dopo averlo mondato, unire il riso, tostarlo a fuoco vivo per qualche istante, quindi spruzzarlo con mezzo bicchiere di vino e, quando sarà evaporato, aggiungere metà del radicchio tagliato a striscioline, unire il brodo bollente, pochi mestoli alla volta, mescolando spesso, fino a quando il riso non sarà a metà cottura, cioè dopo circa 10 minuti. A quel punto unire l’altra metà del radicchio, avendo cura di conservarne qualche foglia per la decorazione, terminare la cottura in altri 7-8 minuti. Spegnere il risotto un poco al dente e all’onda, ovvero leggermente brodoso, mantecarlo con il burro, pepe macinato al momento e un pizzico di parmigiano, mettere in una formina da soufflé foderata di foglioline di radicchio e lasciare riposare per qualche minuto. Trasferirlo sul piatto di portata, magari su una foglia di radicchio, quindi servirlo fumante

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Reader Interactions

Comments

  1. la cuoca itagnola says

    lunedì 24 Marzo 2008 at 10:54

    Sembra ottimo! Non ho nessuna vecchia bottiglia di Beaujolais Nouveau, anche perchè contrariamente a quanto è accaduto a te, il mio passato inverno (passato? fa un freddo cane!)sì mi ha visto frequentemente con il bicchiere in mano , specialmente la sera, a cena, dopo che, con la morte di mia madre che viveva con me da anni, sono rimasta sola soletta in casa: il vino, specie un buon bicchiere di rosso, aiuta a meditare e anche a superare leggermente l’angoscia esistenziale.
    Ma, tornando al tuo risotto, posso farlo con un Rioja giovane che mi sono portata dall’ultimo viaggio in Spagna qualche settimana fa.
    Lo preparerò domenica, quando avrò smaltito la Pasqua. Ti dirò poi come è venuto.
    Cari saluti,
    Marina

    Rispondi
  2. dolcienonsolo says

    lunedì 24 Marzo 2008 at 11:38

    Ma che bontà…lo mangerei anche adesso…lo farò appena posso!

    Rispondi
  3. Cristina says

    lunedì 24 Marzo 2008 at 11:41

    Quale onore…
    Con un Beaujolais, il tardivo muore ben volentieri su un risotto così.
    Io di solito gli dedico, quando voglio strafare, un Amarone. Ma io ho il pallino per la territorialità (ne ho anche altri, mica solo questo :-) ), portate pazienza.
    Non conosco il Roja, ma se è giovane… temo che non sia abbastanza “robusto” da sorreggere il tardivo. Con lui ci vuole fermezza, solidità e intensità.

    Rispondi
  4. caravaggio says

    lunedì 24 Marzo 2008 at 12:10

    che goduria! buona pasquetta

    Rispondi
  5. Giovanna says

    martedì 25 Marzo 2008 at 00:10

    ciao Fiordisale, auguri in ritardo!

    Rispondi
  6. mariluna says

    martedì 25 Marzo 2008 at 07:30

    Ciao Fiordi, ah!ah!ah! il vinello francese? non credevo che gli italiani lo bevessero data la conconrrenza!!! ed io che mi batto per utilizzare i nostri vini!!!.
    ;) Scherzo, naturalmente!!!- ma mi ha sorpreso l’utilizzo del nuoveau Beaujolais, qui, ne fanno festa all’apertura delle botti, ogni piccolo villaggio organizza la desgustazione di questo vinello che a dirti il vero non é tra i miei preferiti, é un po’ troppo alcolico…ma un bel colore, quello si.
    Il risottino o provero’. Buona settimana un bacio

    Rispondi
  7. Spilucchina says

    martedì 25 Marzo 2008 at 10:04

    Davvero interesanti le tue riflessioni sul rapporto tra stomaco e fotografia…anche a me, novella (come il vino) blogger, capita spesso di trovare foto sepolte di cui non ricordo l’origine…ma tant’è.

    Molto interessante il risotto, decisamente un must in casa nostra…

    Buona settimana!

    Rispondi
  8. Claudia says

    martedì 25 Marzo 2008 at 12:37

    io devo trattenermi dal non rotolare sotto la scrivania ogni volta che ti leggo. Mi metti di buon umore sempre, ma quando fai tutti ‘sti ragionamenti su come sei dentro e fuori mi fai morì
    ahahahah
    il risotto merita davvero, vorrei provarlo
    :*
    Cla

    Rispondi
  9. Dolcetto says

    martedì 25 Marzo 2008 at 13:10

    Ma come fai a presentare i piatti così bene??!! Ogni tua foto è spettacolare! Questo risotto è delizioso, anch’io amo molto il risotto al radicchio ma non mi è mai uscito bene come il tuo!! E’ la manina che cambia!! ;D
    Bacioni, Stefy

    Rispondi
  10. Anna says

    martedì 25 Marzo 2008 at 13:27

    Anche io ho il pc pieno di foto di ricette che non ho mai pubblicato. Tutto per una questione di tempo. .. prima o poi metterò anche io un po’ di ordine. Quindi in questo periodo non sei in fase turbo, che peccato a me piace molto la tua vulcanicità. Un abbraccione Gise. :D

    Rispondi
  11. Aiuolik says

    martedì 25 Marzo 2008 at 15:18

    Bello questo risottino! Mi sa che il pc pieno di foto di cibo ce l’abbiamo un po’ tutti :-)

    Rispondi
  12. CG says

    martedì 25 Marzo 2008 at 16:18

    Buonissimo!mi sto addentrando nel tuo bellissimo blog tutto da scoprire ma mi viene troppa fame e proprio oggi ho iniziato la dieta!ma non importa ne vale la pena..stasera risottino..

    Rispondi
  13. Alex says

    martedì 25 Marzo 2008 at 16:26

    Questo risotto ha un colore troppo invitante! Non so se trovo un buon “le Beaujolais est arrivé!” e la vedo dura anche con il radicchio tardivo qui dalle mie parti, ma mi farò cmq ispirare da questa ricettina. Grazie millissime per gli auguri via mail, ho letto solo ora! Buon inizio settimana!

    Rispondi
  14. Enza says

    martedì 25 Marzo 2008 at 19:50

    io son convinta che il risotto sia una delle cose più difficili da presentare e fotografare.
    rischi che diventi un magma informe senza capo nè coda e invece…tiri fuori sta cosa che me lo mangerei qui adesso e senza tanti problemi.
    ma ho litigato con la linea e devo mettere a tacere lo stomaco, almeno per un pò.
    metto in stand-by.
    (così come tutto il resto, eh?) :)

    Rispondi
  15. Lo says

    martedì 25 Marzo 2008 at 21:43

    che bel risotto!!!…e le tue foto sono stupende…a me manca proprio questa arte e mi lucido gli occhi con le tue foto e con quelle di altre artiste del food-pics…come hai passato il wend?? rimediato una mezza gita??? io sono riuscita a farmi anche una pedalata sul Ticino!!! ciaobaomiao

    Rispondi
  16. Chocolat says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 08:32

    Concordo , nel riso al radicchio ci farei il bagno…
    Chocolat di Cookinginrome

    Rispondi
  17. mamma3 says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 13:39

    Grazie mille per gli auguri via mail, sei una tesora! Il risottino è fantastico anche se pure a me non sarebbe durata una bottiglia di Beaujolais fino ad adesso:))Elga

    Rispondi
  18. campodifragole says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 14:49

    A un risotto cosi’ non si puo che dire siiiiii! Il Beaujolais Nouveau degustado giusto qualche giorno fa in Inghilterra, certi parenti inglesi vivono in Francia e quando si riuniscono e’ una festa di vini francesi yuppiii! hic. Bacioni

    Rispondi
  19. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 17:55

    ommamma quanto sono in ritardo!

    Rispondi
  20. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:00

    Marina sai che invece io no? potrei contare sulle dita delle mani le volte che ho aperto una bottiglia “da sola” (per berla, ovviamente) in questi anni. Se proprio ho l’sigenza di cocccolarmi o consolarmi un po’ mi butto su un dolce, è capitato più di una volta che me ne facessi fuori uno intero da sola, si vabbè, ma poi (molto dopo)ho i sensi di colpa :)
    Poi dimmi come ti sarà venuto sto risottino, eh

    Rispondi
  21. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:02

    dolcienonsolo vedrai che ti darà grandi soddisfazioni, è una goduria di gusto!
    :-D

    Rispondi
  22. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:05

    Cristina grazie del tuo spunto, sei sempre precisa e stimolante. Poi bisogna dire che non ho una buona cultura attorno alla gastronomia delle tue parti, quindi per me sei una manna, grazie

    ora che ci penso, hai scritto: Con lui ci vuole fermezza, solidità e intensità.
    insomma praticamente come me. sarò una tardiva purio :-D

    Rispondi
  23. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:06

    caravaggio il post-post pasquetta è stato decisamente meno freddo, quindi meglio.
    Dai adesso aspettiamo miss Primavera, non manca che lei!

    Rispondi
  24. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:08

    grazie Giovannaaugurissimi pure a te, anche se il tempo da te è stato persino peggiore. Dai coraggio!

    Rispondi
  25. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:23

    Mariluna ma scherzi? il Beaujolais per me è un cult. Non bevo molti novelli, anzi ne bevo esattamente tre e a volte 4, non di più. tra quelli fissi ed irrinunciabili ci sta appunto il Beaujolais, ch’è la mia passione (potrei fare qualunque cosa per un bicchiere di Beaujolais, giuro!)poi ci stanno il corvo novello e il Nero d’avola. Qua vanno a ruba e se ho in programma cene e quant’altro, a novembre ne compro sempre qualche bottiglia in più. Quest’anno per una serie di motivi ho fatto più cene in “trasferta” che a casa, ecco perchè me n’erano avanzate! i novelli da vino “corposi” e il Beaujolais in particolare, sono vini che amo moltissimo, sono profumati, l’invito a trangugiarne in gran quantità è forte. in genere li finisco (non da sola!) prima di Natale, quest’anno invece no… heeheh
    buonissima settimana pure a te.

    Rispondi
  26. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:25

    splilucchina la cosa grave è che sono riuscita a mangiare giga e giga di foto di cui (per la gran parte) non ricordo cos’ho combinato in cucina, argggg devo attrezzarmi con un registratore o un librino per appuntare tutto, sennò sono rovinata!

    Rispondi
  27. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:27

    oh Claudia ma che bella cosa che mi hai detto! ricordati che hai una cena pagata, mi hai reso proprio contentissimissima! che bello, che bello, che bello!

    Rispondi
  28. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:30

    dolcetto tu fai dei dolci che solo a pensare al tuo blog mi sciolgo di nostalgia… lassà stà che tu ahi voja ad avere manine buone, le hai perfette. fai dei capolavori! :D

    Rispondi
  29. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:34

    Anna ennò ciccia, in quest’istante sono già ricaricata, sai sono un modello evoluto colla ricarica veloce :D
    Quindi sono iperissimamente attiva, urca se lo sono, me paro l’orsetto duracell!

    potremmo fare un gioco con le ricette mai pubblicate di tutte, una roba del tipo si posta la foto e gli altri blogger potrebbero indovinare ingredienti ed esecuzione
    hahahaha ci pensi che sballo?
    (te l’ho già detto si, che quando sono iperissima, mi vengono un sacchissimo d’idee?) :D

    Rispondi
  30. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:35

    Aiuolik quindi come si suol dire mal comune mezzo gaudio? Non devo sentirmi troppo in colpa?
    :)

    Rispondi
  31. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:53

    CG bè essere in dieta mica significa non mangiare, anzi.
    basta evitare cereali la sera (pane, pasta, etc) e cercare di mangiare proteine (carne, pesci) al vapore, bolliti (bleah), griglia, piastra. Abbondare in verdure, condire poco e solo con olio evo, poi siccome siamo donne, aromatizzare un po’ di + così si diminuisce il sale ed evitare (abolire) i formaggi per un po’(anche quello grattato sulla pasta). Prova e vedrai che a giugno sarai fichissima! :)

    Rispondi
  32. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:54

    alex vabbè se vuoi prossima volta ritieniti invitata!

    Rispondi
  33. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:56

    Enza sai che invece io ho grandi difficoltà con carni e pesci al forno? mi vengono sempre foto poco simaptiche, ed è un pecacto perchè invece le ricette meriterebbero maggior rispetto.
    ah per la tua dieta sto risottino è perfetto, mangialo a pranzo così non avrai sensi di colpa

    Rispondi
  34. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 18:59

    grazie Lo magari fossi brava, ci provo ecco! il we pasquereccio è stato così così, ma ho deciso di rifarmi appena arriverà la primavera. e tu? sei riuscita a pedalare col freddo? ‘mazza che temeraria

    Rispondi
  35. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 19:00

    chocolat eheheheh il risotto è una tentazione a cui non riesco mai a resistere!

    Rispondi
  36. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 19:01

    elga ma io sono sola! per questo mi è durato, altrimenti… auguronissimi di nuovo, ma stavolta di buona primavera, che sia bella, luminosa e calda

    Rispondi
  37. fiordisale says

    mercoledì 26 Marzo 2008 at 19:03

    Campodifragole ho finalmente cominciavo a sentirmi un po’ anormale con un Beaujolais Nouveau ancora in dispensa! Beata te che sei andata in England per le vacanze!

    Rispondi
  38. Claudia says

    giovedì 27 Marzo 2008 at 12:43

    Fiorellino,
    se ti detto una cosa bella è perchè me l’hai stuzzicata :*
    bacetti
    Cla

    Rispondi
  39. Cristina says

    giovedì 27 Marzo 2008 at 14:03

    Eh Gì, sapessi io quale sono le mie parti…
    Io sono nata solo pochi chilometri più a nord di dove sei tu. E benchè siano ormai anni che sono ritornata nelle terre dei miei avi, mi è rimasta qualche “devianza” dell’Ovest: nei formaggi sicuramente (qui fino a pochi anni fa era solo Asiago, Asiago mezzano, Asiago doppio uso…), ma anche in certi gusti e in certe verdure (gli asparagi bianchi di qui, li trovo un po’ scipiti rispetto ai “miei” verdi, per esempio).
    Comunque sia, dove sto o da dove vengo, mi piace sapere del e sul cibo, e mi piace spiegarlo (sono nata insegnante e nonostante abbia quasi smesso è qualcosa che mi esce spontaneo) a chi non sa…

    Rispondi

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