In realtà avrei potuto tranquillamente fare un post dal titolo vacanze romane, mentendo, almeno parzialmente, sulla mia 3-giorni-3 in quel di Roma, poi pensandoci un po’ su ho optato per un realistico post dalla stregoneria rusticana (a chi vuole intendere….)) Cominciamo subito con qualche accenno in quel di Roma: ho incontrato vecchi e nuovi amici, tra i nuovi sono strafelice di aver conosciuto Enza&family. Voi dovreste vedere le sue bimbe, sono di una bellezza esagerata, sono sveglie che uno si strabilia, insomma non sembrano manco umane, tanto che pensavo avessero più anni, per dire. Secondo me sarà che le alleva a roba buona… ‘mbo fatto sta ch’è stata una serata veramente bella, con le bimbe e i loro fantastici genitori. ‘mazza che coraggio. Davvero in gamba, io al posto loro sarei già annegata nel classico bicchiere d’acqua. Poi bè tra spizzichi di lavoro e l’incontro con altri amici, altre mangiate a trastevere, chissà perché ma io sono rimasta legata a ‘sta zona, non so… come ci arrivo mi viene fame. Massì, massì sono pure andata da castroni e poi grazie alle indicazioni precisissime di Enza ho trovato un negozietto ch’è un vero bigiù. Bellissimo, fornitissimo, ho fatto praticamente manbassa di tutte quelle cosette difficili da trovare (perlomeno a Genova), comunque nei prossimi giorni mostrerò all’opera i miei acquisti.
Oltre a tutte queste cose sono riuscita pure a fare qualche chiacchiera politica con gli amici romani, anzi ora che ci penso devo controllare com’è che a Roma il tempo mi si è moltiplicato e mi ha reso il triplo. Sarà l’aria :)) Ecco perchè Bossi ce l’ha tanto coi romani a ben pensarci. Comunque tra un carciofo alla romana e na panzanella ci siamo fatti una piccola listarella degli aspetti positivi della situazione, ad esempio ieri sera quando sono tornata diluviava ed ho potuto finalmente dire (a voce alta) Piove, governo ladro! Volete mettere la soddisfazione? Ah quasi scordavo i romani (perlomeno quelli che ho incrociato) sono persone molto misurate, molto perbene (e non si direbbe vista la parlata come dire, alla buona) sono di classe, ecco, e in mezzo a loro ci sono sempre stata bene (a differenza di taluni ambenti nordici, senza offesa) ma nonostante tutto sono riuscita a turbarli. Intanto colla maglietta, poracci per non farsi accorgere mi guardavano sempre un palmo oltre la testa, eppoi ogni volta che mi squillava il cellulare avevano un sussulto che indicava chiaramente un terremoto interiore. Eppure è strano in fondo mica sono l’unica al mondo ad avere bellaciao come suoneria nò? La scena buffa era che i comunisti avevano timore che mi esponessi (ma de che?) gli altri invece cercavano di dissimulare una qualche distrazione che gli avesse inibito l’ascolto. Poracci. Ma volete mettere la scena moltiplicata ogni giorno di un bellaciao che ammutolisce un’intera stanza in un botto? Mitico. Davvero impagabile! Ah tra le altre cose ho scordato carontino (il portatile) a casa e sono stata in astinenza da rete per 3 interi giorni e, come non bastasse, mi sono portata la digitale piccina picciò che ha dato forfait, quindi nisba foto (arggggggggg!). Vabbè sarebbe davvero lungo raccontare questa settimana ma me ne sono successe di tutti i colori, in pieno stile Fantozzi. La morale di tutta sta pappardella è che stamattina mi sono svegliata che non avevo niente di niente in casa e tra il pensiero di alzarmi presto per procacciarmi i viveri e il resto ho pensato che ci avrei impiegato molto meno a farmi qualcosina. Perciò vi propongo questo cake che ho eletto come migliore della mia vita, e non è un modo di dire. É facile, veloce, poco costoso e mettendoci un po’ meno noci non è manco troppo oneroso per le calorie. Vi consiglio vivamente di farlo è davvero buonissimo ha un unico inconveniente, uno non smetterebbe mai di mangiarlo! Questa delizia, come molte altre, l’ho presa dal libro cakes dolci e salati di Ilona Chovancova, uno dei pochi libri che non sbaglia un colpo!
Cake carote e noci
Ingredienti
200g di farina
2 uova
120g di zucchero di canna
125g di burro
250g di carote
2 manciate di noci (una in più o in meno non fa la dfferenza :))
½ cucchiaino di cannella in polvere
½ bustina di lievito
½ cucchiaino di bicarbonato
pizzico di sale
Scaldate il forno a 180°C.
Sbucciare le carote e grattugiarle finemente, mettere le noci nel mortaio e tritarle grossolanamente. Sbattete le uova con lo zucchero, quando il composto risulta bello gonfio e spumoso, aggiungere la farina, il burro fuso e il sale. Incorporare quindi le carote, le noci, la cannella e il sale. Mescolare brevemente e incorporare con delicatezza il lievito e il bicarbonato. Versare tutto nello stampo e infornare subito. Cuocere per 40 minuti (senza variare la Temperatura), lasciare raffreddare prima di sfornare.
Auguro buon sabato a tutti, adesso devo ricominciare la giostra, c’è un pesto e una giudicessa che mi aspettano :))) Appena rientro mi leggerò tutti i commenti (come siete stati carini, posso dire che vi adoro?)
(ihihihi)… lo sai che fra le consolazioni (magrissime) seguite alla scampagnata di domenica 14/lunedì 15 c’è (da parte) mia la speramza che la satira riprenda vigore… che s’era un po’ smorta negli ultimi due anni?! “Bellaciao” coe suoneria… ma sei davvero un mito!
bentornata
Claud
bentornata e… interessante il cake!
bentornata! Mannaggia, a saperlo che ero qui potevo scendere a Trastevere, così ti conoscevo…va beh, sarà per un’altra volta!
Bentornataaaaaaaaa
Io a Roma ci ho lasciato il cuore, ci ho abitato 8 anni fa ormai ma ogni volta che penso a quei due anni, penso siano stati i + belli e strani della mia vita… molte sensazioni le ho ritrovate in questo tuo bellissimo post! GRAZZIIIEEEEE!
love love love
Anna
Carissima, il tuo blog è sempre bello da leggere!
Se non hai pregiudiziali ideologiche, io ti avrei dato un premio… se ti va di passare da me puoi ritirarlo..
ciao!
Sono tornata!!! Avevo una gran voglia di venirti a trovare, tutto bene? Vado subito a sbirciare e a leggere tutti i tuoi post, Elga
Finalmente ritorni! Buona serata!
Che bello leggere i tuoi post, sempre cosi’ coloriti!
Il tuo cake deve essere super ne sono convinta si vede quanto e'[ fragrante…
bravissima
Bentornata e grazzzziiiee per la ricetta, mi piacciono tutte le torte con le carote e questa mi sembra proprio perfetta per una cenetta che ho in mente :-P
Grazie ancora
Silvia
Finalmente, ben tornata ma quanto mi sei mancata!! la prossima volta a Roma ci vengo anch’io, con i voli a basso costo é una bazzecola..l’alitalia ce la stiamo giocando vero??governo ladro!!!
ciao splendida bentornata!!!!
Ma…sembrava al cioccolato e invece..sorpresa!
Carote e cannella è da provare ,al volo :)
Secondo me non sarai l’unica che ha bellaciao come suoneria, ma sicuramente l’unicissima che la porta con il tuo aplomb!!!
sto forno funziona.
altro che storie.
quanto alla suoneria non è che ha ammutolito solo una stanza di botto.
Volete mettere l’intero caffè trombetta alle cinque del pomeriggio?
No,dico avete presente quanta gente c’è?
é proprio zucchinàta, come me :)
ragazze ho avuto un we un po’ strong, e mi vergogno a dirvi in che condizioni ho lasciato casa stamattina, un dramma. Scusate se non sono proprio precisa e puntuale nelle risposte, dico davvero, mi spiace, vorrei fare di più ma non sempre ci riesco.
claud anfatti, anfatti. finalmente la sinistra avrà un suo spazio per esprimersi e sono certa che saprà dare il meglio, come è successo dal 2001 al 2006.
geillis verrò altre volte a Roma, magari organizziamoci una mangiata, sempre ché non ti dia fastidio avere una comunista al tavolo (hihihihiihi)
Cristina sai che ho fatto un’esperimento? ieri ho preso questo stesso preciso impasto e l’ho messo negli stampini da muffin. stessa Temperatura (cioè a 180°C) per mezzora. Dunque dopo 20 minuti erano già bruniti, (per timore li ho lasciati ancora un po’) però non hanno reso allo stesso modo, non sono gonfiati tantissimissimo e l’impasto all’interno non è rimasto bello friabile come quello in foto.
a sensazione mangiandoli è che avrei dovuto tnere una Temperatura più bassa, cioè il contrario di quello che dicevi l’altro giorno.
me la spieghi tu che sei brava a farmi capire le cose, cosa ho sbagliato? :(
Anna-cuochetta ma adesso dove vivi? mi sono aggiornata sui tuoi post, sempre belli ed interessanti, mi mancavano!
WinterStar ma grazie, siete tutte sempre molto molto carine. Sai che mica l’ho capita la storia delle pregiudiziali?
baci
Elga ma bentornata vacanziera parigina!
allora com’è andata? il tempo ti ha dato tregua? ma come sono contenta di rileggerti, sto posto senza di te manco è più lo stesso
Elisabetta sapessi quanto mi sei mancata. che pare ridicolo a dirlo, ma invece è proprio vero.
Sciopina guarda fidati, è un cake sorprendente, è buono da morire!
Silvia poi sappimi dire se sono esagerata a definirlo stupendo
Mariluna assì, io e te abbiamo un pivuttì da approfondire (eccome) ho viso la tua foto e ti trovo bellissima. ti immaginavo proprio così, con quell’espressione bella appiccicata addosso. ti adoro proprio, guarda
ciao Lo benritrovata! ALtre avventure fornesche?
Elvira ti innamorerai di questo cake e poi ti succederà come a me, che lo faccio ad occhi chiusi e va bene in ogni occasione. volendo lo puoi accompagnare anche a qualche cremina al limone
Enza l’altro telefono ha bandierarossa …. hihihihi te l’immagini la scena? ehi ma ti ho ringraziato abbastanza per la splendida serata?
Ci sto pensando…
Intanto faccio un’ipotesi. Io faccio una torta di carote simile, più classica, con un po’ meno burro, forse. Non l’ho mai fatta in versione cupcakes.
Comunque sia, è una torta che lievita relativamente: gli ingredienti pesanti sono molti (le carote stesse, il burro e la frutta secca che è oleosa) e quelli impermeabili al gas relativamente pochi.
…mumble… mumble… (non ci sta la faccetta!)
Sei disponibile all’esperimento?
Puoi provare con la tua soluzione (cioè abbassare la temperatura)e vedere cosa succede. É possibile che asciugando più l’interno il risultato migliori.
Oppure puoi provare ad aumentare di un’unità le uova, separando però tuorli e albumi e montare gli albumi a neve e aggiungerli all’ultimo.
Vediamo quale delle due vie dà il risultato migliore.
Resta sempre una terza possibilità. Le realizzazioni di cucina, come i figli e gli alunni, sono creature volubili. Possibile che “non fosse giornata” :-P
Che bello sei tornata ed hai pure postato per ben due volte!! Il cake me lo segno :)
Bacione
daniela
mia cara, sfondi una porta già aperta, non mi potresti dire nulla che non condivido anch’io!!
:-))
Organizziamoci senz’altro, la prossima volta (e nel frattempo prega per noi romani, Rutelli non mi entusiasma ma Alemanno mi terrorizza): spero solo di non svegliarmi, lunedì, con le milizie nere che pattugliano le strade
a presto e buon fine settimana