Piccolo aggiornamento
Come si potrà leggere sul nuovo blog del Papero, stamattina la stampa ha completamente snobbato la notizia, che intendiamoci non è una notizia in stile Cern, ma ha comunque un bel peso: il Fondatore del Gamberorosso viene mandato via senza alcuna trattativa preliminare solo pechè si permette di esprimere il suo pensiero, attività che peraltro ha sempre esercitato e che, in tutta onestà lorsignori vorranno ammettere, è alla base del successo di tutta la linea del Gambero.
Questo modo di fare è scandaloso e la mia mente è andata immediatamente al parallelismo che vide contrapposti Indro Montanelli fondatore de “Il Giornale” e, all’epoca, il nuovo editore Silvio Berlusconi.
Bonilli dice «così va al mondo», in parte è vero ed innegabile, ma in parte mi sento pure in diritto di dissentire ed esprimere il mio dissenso con tutti gli strumenti che ho a disposizione e il mio piccolo ed umile blog è uno di questi (sto già pensando ad uno sciopero dell’edicola per la prossima uscita :-))
Invito tutti ma proprio tutti coloro che passano da qua di prelevare l’immagine e il codice per mettere il banner del Papero, magari aggiungendo anche il suo nuovo indirizzo.
Cosa ne pensate, si può fare? Andando addirittura al di là della stima e dell’immensa riconoscenza verso il Direttore Bonilli, ma anche per dare un piccolo segnale che no, volendo, il Mondo può pure andare meglio :)
se volete potete pubblicizzare l’evento sul vostro blog con questo bannerino qui:
bellissima idea, anch’io stamattina avevo scritto qualcosa.
Prelevo subito il banner, e spero lo facciano in tanti…
Se permetti lo segnalo anche sul nuovo Papero
Ciao
gi tu lo sai io ci sono sempre.
però uso anche la mia testa e qualcosa mi dice che da questa querelle è meglio starne alla larga.
boh ho letto di pacchetti azionari, di trame editoriali, di logiche di marketing e di ricapitalizzazioni.
per me queste parole hanno tutte un solo suono “interessi” e francamente sapendo anche che il saggio bonilli ci ha messo di mezzo gli avvocati allora preferisco starne fuori.
non per la cosa in se ma il problema a me sembra unicamente e tecnicamente economico non discutendo sulle innegabili qualità e sui meriti di bonilli.
quelle non sim toccano nè si discutono
@enza
Ma credo che manifestare la propria solidarietà non significhi “impicciarsi” delle cose altrui…
non volevo dir questo, son stata fraintesa.
solo che non ci vedo chiaro….
Enza ciao miadolce :-))
Ho letto tutto il leggibile, e ne so un’unghia in più di uno che non ha letto niente e un universo in meno di chi la vicenda la sta vivendo.
Però vedi… come dire, mentre tutti (oggi o ieri) vedono il diretur, in ascesa o caduto, io guardo l’uomo. E solo chi ha attraversato tempeste molto diverse ma tristemente simili può avere una vaga idea di come può essere difficile mantenere acceso il lumino positivo. Qualunque cosa sia successa (e ne stanno venendo fuori nuove ogni ora) il comportamento avuto dagli editori fantasma e dal nuovo direttore è stato scandaloso ed inqualificabile e non ho alcuna intenzione di ricomprare mai più quella rivista. se leggi la cache del blog di Bonilli prima dell’oscuramento, ti renderai conto che razza di serpe aveva attorno. Eppoi poche storie, se uno ne capisce di vino non significa automaticamente che ci acchiappi qualcosa col cibo.
Si è vero, sgridami pure, sono un’istintiva dall’animo candido e sta cosa mi ha scosso parecchio.
ma no gi, e come potrei.
vedi, la mia reticenza è qualcosa di istintivo che però non cancella quanto di ignobile c’è in tutta la vicenda.
nè l’aspetto umano (o disumano) della vicenda stessa.
ho solo detto che una vocina mi tiene garbatamente lontana dall’accaduto.
i tempi matureranno.
Poi tu sei gi e la gi fa così ed è per questo che mi piaci.
non volevo essere la voce stonata fuori dal coro, volevo esprimere in buona forma le mie remore.
la cache del blog la leggerò.
d’altra parte ho le mie idee sul gambero rosso che da un pò di tempo (da tanto tempo) mi sembra un’enorme vetrina commerciale di lusso ma sarebbe troppo lungo da spiegare in poche righe.
se poi aggiungi a questo la mia personalissima delusione circa il comportamento dello staff editoriale del gr e sull’atteggiamento di malcelata indifferenza che tengono sul forum (mi duole dirlo, bonilli compreso) rispetto a chi ogni tanto dissente allora in parte ecco spiegato il mio atteggiamento “critico” ma non compartecipe.
ops volevo dire “pur compartecipe”
@enza
leggendo il tuo intervento capisco perfettamente a cosa ti riferivi, e credo di essere d’accordo con te.
Per me – ah, quella cache di cui c’è il link è di un’anno fa – la vicenda è da scindere in due:pubblico e “privato”
La parte pubblica è quella che riguarda tutti noi, relativa al blog, e la sua assurda cancellazione.
E’ la fine di una fase importante, ma francamente stanca da tempo, anche se
gran parte di quello che conosco sull’enogastronomia lo devo alle sue provocazioni, alle pubblicazioni del GR, al forum, ecc. ecc.
Ma non credo che ci debba interessare tutto quello che è privato, legato all’azienda, la società GRH, la Città del gusto, i bilanci, le quote, i contratti di put.
Crea molto fastidio il come si è sviluppata la cosa, per quel poco che ci è dato di sapere.
Ecco, io manifesto dissenso per questo fastidio…
e, indirettamente, dato che le due cose sono praticamente inscindibili (pubblico e privato intendo) dissenti anche per il fatto che le scarpe a bonilli magari le hanno fatte per questioni come dire…private.
ecco, io credo che in questo caso il pubblico e il privato facciano il paio e siccome il privato di questa vicenda mi sembra poco chiaro…ma ripeto è il mio punto di vista.
no, credo che facendo così si siano mischiati pubblico e privato.
C’era la possibilità di tenere le cose divise, bloccando, ad esempio, il blog al giorno della fine del rapporto, improntando il tutto ad un’apparente serenità e lasciando alle sedi competenti le questioni private…
Ma, come detto da bonilli, così va il mondo…
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