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Schiamazzi grafomani attorno ai fornelli

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Ma il tamarindo, in definitiva chi lo conosce?

cake-mele-tamarindo-nocciole_00.jpg

Vabbè questa ve la devo raccontare dall’inprincipio perché è troppo ridicola per sembrare vera :-). Si da il caso che giorni fa, causa televisione invasa dai vari programmi di realitisciò et affini, che tra parentesi trovo al di là dell’indecenza, comunque proprio grazie a questa indecenza ho avuto l’occasione di rivedere Fiori d’acciaio, con immenso piacere tra l’altro. Perchè poi io sarei pure romantica. non ho ancora capito dove, ma giuro sulla testa dei figli di quellolì che lo sono, dovete credermi! Vi chiederete e cosa c’entra questo film con la foto, bè un attimo di pazienza che io mica governo tutti i ghirigori dei miei neuroni eh. Dunque datosi che sono andata a far spesa nel supermercatino equo mi sono ritrovata tra le mani una bustina che ho intuito essere tamarindo traducendo alla bell’e meglio tra arabo e chissà quale altra lingua. Chi ha visto il film ricorderà che la torta della sposa era fatta da una zia con l’armadillo o qualcosa del genere, quindi il mio povero neurone stressato ha fatto un bel mix e mi ha fatto comprare l’oggetto del contendere, per dirla un po’ più chiaramente s’è confuso sbagliandosi :-))

Il problema era capire cosa farmene di questa roba, anzi lì per lì, dandomi (giustamente) della demente sono pure stata tentata di buttare il tutto facendo finta di niente, perché a tutt’oggi non so manco cos’è il tamarindo. Poi mi è venuta l’idea del cake e così sia.

Però io devo essere onesta e mica l’ho ancora capito se sto tamarindo mi piace oppure no. Ma poi con cosa era fatta la torta della sposa? Ma soprattutto perchè il mio neurone ha deciso che il tamarindo aveva un qualche legame con quel film? Secondo me devo riposarmi di più :-), che per essere solo lunedì è un’affermazione di un certo peso, eh

Io la ricetta ve la do con un paio di avvertenze:

se non avete il tamarindo va ancora meglio…usate l’uvetta ;-)), e nel caso vi venisse davvero l’idea di farlo col tamarindo, ricordate che ha dei nocciolini poco simpatici (anche se lo dichiarano snocciolato), se non credete a me chiedetelo al mio dente, che tra l’altro è proprio quello che mi faceva male, maporc…!
Ho usato 3 mele ma secondo me sarebbe stato meglio 2 perchè è rimasto molto umido, e nella fattispecie a me va bene, però per chi non piace o semplicemente vuole un cake più asciutto è meglio ridurre.
Ho avuto un uikend parecchio difficile, si intuisce mica? :-))

Cake con mele, tamarindo e nocciole

Ingredienti
180g di farina 00
3 uova
150 g di zucchero di canna
150 g di burro fuso
3 mele grattugiate (diciamo un 200g)
1 manciata di nocciole
30g di tamarindo (oppure 2 manciate di uvetta)
½ cucchiaino di uvetta
½ bustina di lievito

Montare le uova con lo zucchero di canna fino a quando il composto non sarà diventato spumoso ed avrà raddoppiato il suo volume. Nel frattempo grattugiate le mele, io le ho bagnate con mezzo limone per non farle annerire, ma lì va a gusti. Aggiungere al composto la farina, poca alla volta, e il burro fuso, unire le mele grattugiate, il tamarindo le noci e la cannella. Mescolare con una spatola senza rendere l’impasto totalmente omogeneo. Incorporare il lievito, mescolando sempre con la spatola e versare l’impasto in uno stampo. Cuocere 40 minuti a 180°C. Lasciare raffreddare il cake prima di sfornare. Assì quasi scordavo, giusto per non farmi mancare niente, che si vedeva proprio ch’ero presa dal fuoco creativo, ho aggiunto un paio di generose manciate di riso soffiato sull’impasto, prima di infilarlo in forno.

Per curiosità, ma a voi com’è andato il fine settimana?

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Reader Interactions

Comments

  1. stelladisale says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:18

    quello nelle buste non mi piace, è troppo acido, ma fresco è buono e se a qualcuno gliene fregasse qualcosa di sapere come è fatto lo vede qui:
    http://stelladisale.blogspot.com/2007/10/confettura-di-tamarindo.html
    e qui c’è anche la chutney (sempre nel caso a qualcuno gliene freghi qualcosa) che con gli scampi era una cosa buonissimissssima:
    http://stelladisale.blogspot.com/2008/03/scampi-al-vapore-con-chutney-di.html
    buongiorno gì, ti sei strafogata di cioccolato? bacioni
    armadillo? una torta con l’armadillo? forse a forma di armadillo??? boh io ricordo solo che quel film faceva piangere tantissssimo

    Rispondi
  2. Lo says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:19

    ma io il tamarindo lo conosco a forma di sciroppo che lo metti nell’acqua e gulp va giù!!! e mi piaceva tanto tanto..ma il tamaridno nature mai visto….sai che ora stresserò i poveri volantari della mia bottega equo…. un bacione e respira…che lo smarrimento nueronico passa…te lo dic euna che ha esperienza! ;)

    Rispondi
  3. stelladisale says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:22

    ci risiamo con i commenti che non compaiono… lo ripeschi tu, il commento, da qualche parte?

    Rispondi
  4. manu e silvia says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:24

    Il tamarindo lo abbiamo sentito nominare…ma non dovrebbe essere qualcosa tipo aperitivo? cma molto bello il tuo cake..ma, poi si sentiva che gusto aveva?

    Rispondi
  5. manu_silvia says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:25

    Anceh noi il tamarindo lo conoscevamo come sciroppo…ma è un frutto? E come si predenta? bè se parlavi di nocciolo una vaga idea ce l’abbiamo?
    Com’è il gusto..dolce o amaro?
    Ok che ci hai postaot questo dolce (buonissimo tra l’altro) dicendo di sostituire l’uvetta al tamarino, ma cavoli..ora c’hai anche incuriosito!!
    Noi siamo di quelle cheil fil sopra citato non l’abbiamo mai visto e neppure sentito nominare, però questa ocsa ci stuzzica molto!!
    bacioni!!

    Rispondi
  6. stelladisale says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:26

    comunque riassumendo dicevo che il tamarindo io ce l’ho nel mio blog e si vede benissimo come è fatto:
    http://stelladisale.blogspot.com/2007/10/confettura-di-tamarindo.html
    e c’è anche la chutney:
    http://stelladisale.blogspot.com/2008/03/scampi-al-vapore-con-chutney-di.html

    Rispondi
  7. fiordisale says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:33

    Stella recuperata eccerto che a qualcuno gliene frega :-P il mio (ovviamente non era fresco. Fresco non l’ho proprio mai visto.
    Ora mi vado a leggere i tuoi articoli, che sarebbe stato meglio leggere prima, mannaggia

    Stella Sei felicina che ti ho recuperato a tempo di record? :-))

    Lo è una bustina sottovuoto, non ho idea di che trattamento gli facciano per la conservazione. Mai visto lo sciroppo

    Manu_Silvia il gusto è strano, assaggiandolo da solo è acido ma sicuramente unito alle mele e alle nocciole ha dato all’insieme un gusto piacevole

    Rispondi
  8. Saretta says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 11:36

    Buono il tamarindo!Mi a mamma lo comprava spesso e, quando attaccavo a mangiarlo non mi fermavo più!
    Sta torta mmmmmmmmmm!
    Poi ti scrivo e to racconto due cose..
    Bacioni
    saretta

    Rispondi
  9. twostella il giardino dei ciliegi says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 14:32

    Non sapevo che faccia avesse il tamarindo, ma sicuramente dopo il tuo divertente post mi hai incuriosito … Buona settimana fiorellino di sale
    p.s. ma la maschera da banda bassotti è abbastanza sicura?

    Rispondi
  10. enza says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 15:35

    gì, con il tamarindo non c’entra niente ma ho fatto i compiti (almeno uno dei due che mi avevi assegnato)

    Rispondi
  11. Fra says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 15:37

    Dio che bel film…mi commuovo ogni volta anche se l’ho già vista 800 milioni di volte! Mi documenterò su tamarindo…mi ha incuriosito
    Un bacio
    Fra

    Rispondi
  12. adina says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 15:56

    io mangiavo il ghiacciolo al tamarindo!!! a me piace il suo sapore. e la foto che hai fatto pure mi piace. ha un che di poetico! :-)

    Rispondi
  13. Elvira says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 17:19

    Gi, in un negozio afro-cinese una volta ho comprato una lattina di succo di tamarindo, ma poi l’ho dimenticata da qualche parte….. :(((

    Bellissimo film fiori d’acciao, un gruppo di attrici mica da ridere….

    PS; vogli le repliche dei fil vecchissimissimi, o anche della signoraingiallo, ma oscurate ste’ porcherie che cominciano a settembre….. :))

    Rispondi
  14. Cecilia says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 18:04

    Bravissima, mio padre adora il tamarindo! Ti coppierò la ricetta! Complimenti anche per il tuo blog, io ho appena iniziato e spero un giorno di arrivare a postare così tante meravigliose ricette!
    Ceci

    Rispondi
  15. Cecilia says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 18:37

    ops, mi sono partite 2 p nel copierò!

    Rispondi
  16. Max says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 21:42

    Fine settimana molto gustoso, con cena piacentina il venerdì (pisarei e fasò tutta la vita!) e mercatino giapponese con assaggi vari in una domenica di bellissimo sole.
    Tamarindo: mi piace molto, sia la “bibita” che il frutto (lo compro sempre nel quartiere cinese a Parigi).

    La tua torta con mele e tamarindo mi sembra proprio ‘na goduria!

    Rispondi
  17. twostella il giardino dei ciliegi says

    lunedì 13 Ottobre 2008 at 23:36

    Ciao fiorellino di sale! Ti posso invitare alla mia raccolta dei menù per l’afternoon tea? A presto

    Rispondi
  18. Ecomamma says

    martedì 14 Ottobre 2008 at 09:05

    IL tamarindo di solito si compra in pasta. Ne esistono di due tipi in commercio, uno thailandese e uno indiano. Uno è un po’ più aspro e ha più semi. Comunque, in genere, si mette a bagno la pasta e poi si passa al passapomodori, così i semi e le bucce rimangono fuori. con la pappetta che ottieni si possono fare gustosissime salse (consideralo una specie di sostituto dell’aceto balsamico), puoi accompagnare la carne, o acidulare qualsiasi altro cibo.

    Rispondi
  19. juliette c. says

    martedì 14 Ottobre 2008 at 09:42

    Il tamarindo ha un suono che chissà perché mi viene da associarlo alla cedrata Tassoni. Come se entrambi appartenessero allo stesso mood. Che so io ci vedo la Vanoni con un kaftano leggero che si affaccia sulla veranda, raggiunge un uomo a bordo piscina e languidamente gli chiede:
    – caro, dove trovo della cedrata?
    E il ‘caro’ risponde:
    – lì dove trovi di solito il tamarindo.

    Non è che mi sono bevuta il cervello (insieme alla cedrata. E’ che oggi mi sono alzata troooooppo presto :-)

    Rispondi
  20. patrizia says

    mercoledì 15 Ottobre 2008 at 12:42

    ciao. il tamarindo fresco mi piace abbastanza..ne vanno pazze le mie figlie-bis( le due bambine bielorusse che ospito tre mesi all’anno. bis, perchè due figlie-fatte in casa le ho già). fresco lo compero al mercato orientale..
    Ma qual è il mercatino equo in cui fai la spesa il lunedi??? il martedi faccio la spesa bio in largo lanfranco, ma mercatino equo non lo conosco!!

    Rispondi
  21. sciopina says

    giovedì 16 Ottobre 2008 at 10:19

    ahahahha che ridere mi hai fatto con questo racconto. Sai che nn ho mai usato il tamarindo fresco? Qui a Glasgow ho comprato della pasta di tamarindo che di solito uso per piatti salati thai. Ma provare con qualche dolce perche’ no…mi ha incuriosito..poi magari lo pubblico come ricetta ciofeka!
    un abbraccio

    Rispondi
  22. Imma says

    domenica 26 Ottobre 2008 at 15:58

    Ciao Firo di sale! Anch’io adoro quel film. Eh si’ la torta e’ a forma di armadillo, mentre il dolce di per se’ e’ un RED VELVET CAKE (ovvero una torta resa rossa dal colorante alimentare e dal cacao).
    Per quanto riguarda il tamarindo… beh direi che te la sei cavata con un ottimo esperimento!!!

    Rispondi

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