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Schiamazzi grafomani attorno ai fornelli

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la strategia della tensione nuova maniera

cosa-pubblica In effetti il titolo avrebbe potuto essere diverso, ma gli episodi delle ultime settimane sono a dir poco inquietanti, tanto da far pensare ad un vero e proprio disegno, per annientare o ammutolire ogni voce di dissenso, degno dei peggiori totalitarismi. Già c’erano state le avvisaglie quando ci fu il piccolo terremoto alla guida di tutti i telegiornali ed anche i direttori della carta stampata di proprietà della famiglia di quellolì. Difatti è innegabile che il ritorno di Feltri abbia segnato l’inizio delle ostilità (verso chiunque avesse osato od osasse contraddire il papi), basti pensare ai suoi metodi spiccioli da Bravo, di manzoniana memoria, per liberare il campo da eventuali avversari del suo signore e padrone. Ma, si sa, ogni cosa potrebbe risultare un boomerang anche per i più scaltri strateghi, sta di fatto che il direttore dell’Avvenire, Boffo, vittima del killeraggio feltriniano, benché non avesse nulla da giustificare per la sua figura pubblica, ha scelto la strada delle dimissioni, probabilmente per generosità e per proteggere il suo giornale.

Il che, bisogna ammettere è stato un bel colpo di distinzione verso un papi beccato con le mani in diversi vasetti di marmellata e che non ci pensa manco lontanamente dall’allontanarsi dal comodo scudo offerto dal lodo Alfano, cosa che inevitabilmente accadrebbe con le sue (dai i più auspicate) dimissioni. Ma Feltri è una macchina da guerra e certamente Boffo era solo l’inizio di una lunga lista, tant’è che sistemata la questione Avvenire, il nostro Bravo Vittorio, si è dedicato anima e corpo ad un altra spina nel fianco del suo padrone. Non sperate di vedermi sbracciare in difesa di Boffo o Fini, come ho detto più volte ho un’eccellente memoria storica. Però è giusto anche registrare (come sempre, del resto) le questioni reali dandone una mia chiave di lettura. E la lettura non è esaltante anzi fa rabbrividire il pensiero che il giornale del premier usi metodi mafiosi per minacciare o ricattare Fini, che, giusto per la cronaca, sarebbe la terza carica dello stato. Il tutto a fin di bene, intendiamoci, solo per indurlo a smetterla di contrastare, controbattere o dissentire col pensiero unico del papi. Credo che questa sia la prima volta che accade, dopo Mussolini intendo e la bizzarria della questione, parlando proprio di Fini e Mussolini, lascia quantomeno sbalorditi. Il culmine di questa guerra che vede protagonisti un uomo avanti cogli anni in preda alla sindrome dell’highlander e la società civile, si è raggiunto proprio in questa settimana, con la Caporetto di martedì sera, che nelle ottimistiche intenzioni di Vespa avrebbe dovuto e potuto essere l’occasione di rilancio del suo padrone, lasciandosi finalmente alle spalle le piccanti vicende che lo hanno visto protagonista negli ultimi mesi. In realtà il team governativo è partito malissimo, oscurando qualunque altra trasmissione, sia rai che mediaset, che avrebbe potuto togliere qualche punto di share alla prima serata vespaniana. É andata a finire che nonostante il clima da televisione di regime, il Premier non è riuscito ad incantare i milioni di abituali imbecilli fan. É andata a finire che il filmato delle proteste degli aquilani era su youtube prima della fine della trasmissione. É andata a finire che immagini, testimonianze, e il monologo presidenziale hanno avuto un pubblico inferiore della fiction. Mi aspetto un Lodo Garko quanto prima. In quella stessa trasmissione Vespa ha aggredito verbalmente Sansonetti. A parte il fatto che Sansonetti mi piace quanto il sale nel caffè, a parte il fatto che una delle cose più intelligenti di Ferrero è stata di cacciarlo da Rifondazione, a parte che, ancora adesso, non ho capito cosa c’è andato a fare, visto che oltretutto non era assolutamente attrezzato per ribattere prontamente alle accuse di Vespa, vorrei sapere se si è reso conto, nella sua infinita megalomania, di aver legittimato come evento pluralista un qualcosa che di fatto non lo era. Secondo voi ci è arrivato? I pochi che hanno avuto il fegato di guardare la trasmissione, ed io, lo dico a scanso di equivoci, ci tengo al mio fegato, Sansonetti me lo sono gustato a Blob, si sono resi conto che la consegna delle casette era solo un pretesto, che in realtà il leif-motiv della trasmissione era una specie di resa dei conti senza alcun contraddittorio. Il premier aveva il bisogno fisico di poter dire a centinaia di lavoratori della carta stampata che sono dei Farabutti. Un po’ vigliacchetta sta nuova versione di highlander, non trovate? Usare marionette per manipolare continuamente palinsesti, tentando di cancellare Annozero, Ballarò e Report non è sicuramente da uomo con le palle. Poi vabbé, c’è pure stato chi ci ha fatto una lezione di linguistica (non richiesta, peraltro) Ma l’ultima chicca arriva ieri, perlomeno io l’ho scoperto per caso di prima mattina, quindi penso risalga a ieri la novità del ministero della Pubblica Amministrazione, che usa gli strumenti ministeriali per ribattere ad un’inchiesta giornalistica. Non trovate una certa similitudine nell’abuso di potere nelle due vicende? Questo attacco frontale da più fronti verso la stampa in genere (e nello specifico contro il gruppo espresso-repubblica) non vi fa insospettire, non so, come se il nostro highlander nostrano temesse la stampa molto più dell’opposizione parlamentare, cioè quelli che sono stati legittimati dal voto a contrastare, controllare ed incalzare il governo [che poi non è che ne siano troppo capaci è un’altra storia ancora]. Come mai il ministro Brunetta non ha indagato sull’interruzione di pubblico servizio, quando il papi ha rilasciato una finta certificazione per attestare un finto mal di schiena assentandosi da impegno istituzionali? Ovviamente tutto questo nascondeva altro, BEN altro, come ad esempio l’avvicinarsi della sentenza della consulta sul Lodo Alfano. Proprio stamattina l’avvocatura dello stato ha rilasciato una memoria in difesa del Premier. Sono confusa, ma l’ufficio di avvocatura dello stato non dovrebbe servire lo Stato? Cioè, intendo, non è un organo governativo, altrimenti si chiamerebbe avvocatura del Governo, vi pare? L’avvocatura, dicevo, ha rilasciato le motivazioni per cui la Consulta dovrebbe respingere il ricorso, una per tutte, la più puerile: «Se bocciato si rischiano le dimissioni». Ma ma, ma…GARI! accidenti!

brunetta_vecchia_home

piesse per Enrico:
te mi raccomando non leggere così non ti alteri ;-)

Update delle 15,30 In conseguenza dell’attentato in Afganistan, sono sospese le manifestazioni previste nei prossimi giorni, tra cui quella di sabato a Roma per la libertà di stampa.

Già tremo al pensiero della stupida strumentalizzazione di cui saranno fatti oggetto ‘sti ragazzi da parte dei soliti avvoltoi. Il mio pensiero va alle loro famiglie, su cui si è abattuto un dramma tremendo.

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Reader Interactions

Comments

  1. Simo says

    giovedì 17 Settembre 2009 at 18:16

    Passo in questo giorno triste, e come potrebbe essere altrimenti anche se alcuni miei colleghi,ahimè non certo di destra, hanno liquidato il tutto con”In fondo è il loro lavoro, lo sanno che può accadere.”
    Passo e comunque mi incanto davanti alle foto, alle ricette, al profumo che arriva. Passo e parafrasando i Coldplay ti lascio un Viva la Vida, e un grande grande abbraccio.
    Ciao Gì

    Rispondi
  2. giagina says

    giovedì 17 Settembre 2009 at 18:33

    ehi, ma sai che stamattina pensavo all’assurdità del fatto che ci tocca PURE pagargli l’avvocato all’ammerdante?
    Ma la ricetta delle mele avveòenate dici che è sua? Io ce lo vedo a fare “Specchio specchio delle mie brame….” – poi su fb ti mando una mail che ti devo chiedere ‘na cosa tecnica –

    Rispondi
  3. fra says

    venerdì 18 Settembre 2009 at 14:31

    è sempre più deprimente

    Rispondi
  4. Maurice says

    lunedì 21 Settembre 2009 at 08:06

    Anche senza spostare Ballarò, ci voleva ben poco a capire che molti telespettatori sarebbero andati su Sky (chi ce l’ha) a vedersi il Milan o la Juve, piuttosto che vedersi il comizio trito e ritrito. Ma ben gli sta! Ed è solo l’inizio.
    Cambiando argomento, ma non personaggio, non so se hai visto ieri l’arrivo dei parà morti a Fiumicino. C’erano Napolitano, Schifani, Fini, Letta e La Russa, tutte cioè le più alte cariche dello stato. Il miglior premier del mondo dov’era? a palazzo o in villa a farsi di coca con le zoccole?

    Rispondi
    • fiordisale says

      martedì 22 Settembre 2009 at 13:21

      Maurice sto seguendo con un certo interesse le varie ipotesi che giustificano la sbracatura di Brunetta, la vicenda Annozero/Travaglio, e varie (mammamia quanta schifezza tutti i giorni) ma quando ho letto l’articolo di domenica sull’assenza di papi è esattamente la stessa cosa che ho pensato io. Magari si stava con (una) brunetta :-P

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