Mi hanno un po’ sgridato perchè ho smesso di parlare dei fatti miei da un po’, estromettendovi dalle mie montagne russe quotidiane, oddio non so, non me ne sono accorta, diciamo che comunque non era una cosa voluta. É che mi ci vorrebbero giornate di 50-60 ore per farci stare dentro tutto quello che vorrei fare e in genere lascio sempre a metà. Ieri sera ad esempio ero al Carlo Felice ed ho vissuto una serata felice, in compagnia di un nutrito esercito di compagni di viaggio col cuore aggrovigliato dall’emozione, come me.
Qua a Genova con Lucio Dalla e Francesco De Gregori abbiamo avuto una piacevole anteprima di quello che a Roma potrete godere tra un paio di settimane. Ci siamo goduti questi due, che per brevità chiamerò artisti, in attesa del concertone del primo maggio in piazza San Giovanni, quello che i sindacati fanno ogni primo maggio per capirci. Leggendo la lista degli artisti che saranno a Roma vien da pensare che sarà proprio una bella manifestazione, oltretutto potrà vantare un presentatore come Neri Marcorè che è semplicemente strepitoso anche quando sta zitto :-)
Ma torniamo a ieri sera, strano, mi sono detta, quest’occasione è come la stella cometa, come un eclisse totale, se si è fortunati si può essere spettatori una sola volta nella vita invece a me questa fortuna è già capitata 2 volte nel giro di sei mesi, ricordate?
Ieri sera sono stata felice di esserci, ecco. Mi sono sentita non più orfana politica e allo sbando ideologico ma appartenente ad una determinata categoria umana, quella dei sognatori. Abbandonarsi (che bel verbo, vero?) trascinati da questa strana coppia di mostri sacri è qualcosa di inspiegabile, ci si sente un po’ ragazzini, come fossimo entrati in una specie di centrifuga emotiva in balia delle ondate emozionali. Ci siamo lasciati cullare dal clarinetto di Dalla e dall’armonica di De Gregori, siamo passati dalle lacrime agli occhi per la donna cannone all’emozione della leva calcistica. Emozioni col retrogusto amaro quando siamo arrivati al capolinea de la Storia siamo noi e Viva l’Italia, note che arrivano al cuore fino a trapassarlo, perchè parlano all’anima e anziché riportare alla mente immagini passate ci fanno sprofondare a questo presenteo anomalo, a quest’ Italia presa a tradimento, in cui si fa fatica a convincersi che davvero la storia siamo (ancora) noi.
Stasera andrò a vedere Habemus papam e sono elettrizzata già da giorni, che a me Moretti mi ha sempre fatto un certo effetto, prima di caos calmo, intendo :-P
E dire che avrei solo voluto parlare di questa ricetta ma adesso che mi è scaduto il tempo che faccio? Bè intanto provatela e poi semmai ne parliamo (rientro in centrifuga e torno), devo pure dirvi degli ultimi libri, tra cui appunto quello da cui ho preso spunto, che strazio :-)
Crumble di Merluzzo ai porri
Ingredienti per 4 persone
600 g di filetti di merluzzo (senza pelle né lische)
4 porri (solo la parte bianca)
2 patate piccole
200 ml di panna liquida
1 cucchiaio di curry
1 cucchiaio di alga nori sbriciolata
20 g di burro (+ burro per la teglia)
Sale e pepe macinato al momento
per le briciole del crumble
100 g di pangrattato
50 g di burro ammorbidito
3 cucchiai di farina
1 cucchiaio di curry
1 grosso pizzico di sale
Preparare le briciole del crumble: mettere il burro tagliato a pezzettini in una ciotola con il pangrattato, unire la farina, il curry e il sale e mescolarli con la punta delle dita per ottenere una consistenza granulosa. Coprire con la pellicola e mettere in frigo per (almeno) mezz’ora.
Lavare la parte bianca dei porri e asciugarla con della carta da cucina o un canovaccio pulito, dopodiché affettarli a rondelle sottili e cuocerli dolcemente su fiamma minima con un po’ di burro.
Quando saranno ben teneri, aggiungere la panna, salare e pepate e lasciare sobbollire per alcuni minuti in modo che il composto si addensi un po’, quindi togliere dal fuoco.
Sciacquare e asciugare con cura i filetti di merluzzo, tagliarli a strisce oblique larghe più o meno 3 cm. Salare e pepare da entrambi i lati.
Scaldare il forno a 180°C e imburrare una teglia o un piatto da gratin, io ho usato tegliette individuali, sono così carine da portare in tavola! Mettere la fondue di porri sul fondo della pirofila, nettare le patate e tagliarle a fettine sottili posizionandole sopra il porro e disporvi sopra i filetti di pesce, uno accanto all’altro, coprire col crumble e infornare per 20-25 minuti finché la superficie è ben dorata.
un grande evento! e due grandi! ti invidio :)
buono il crumble di merluzzo, mi piace! :)